Facciata chiesa Immacolata Concezione Cairano

Cairano e le sue chiese: La chiesa dell’Immacolata Concezione

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Facciata chiesa Immacolata Concezione Cairano
Facciata con il timpano

Bentrovati a tutti i lettori di Irpinia World! Siamo giunti ormai al nostro ottavo appuntamento con il piccolo borgo altirpino di Cairano; il secondo alla riscoperta del patrimonio artistico e di fede del nostro piccolo paese.  In questo articolo voglio presentarvi la Chiesa dell’Immacolata Concezione, piccola “bomboniera architettonica” che si erge nel cuore dell’agglomerato urbano di Cairano. Ben visibile e facilmente raggiungibile, è stata sede della “Confraternita dell’Immacolata Concezione di Cairano”, una confraternita fondata alla fine del XVIII secolo e attiva fino agli anni ’90 del secolo scorso, quando, per scelta ponderata dalla Comunità cairanese e dall’Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi – Conza – Nusco – Bisaccia, è stata soppressa a causa del forte calo demografico che la Comunità stava vivendo e tuttora vive.  Tuttavia la piccola chiesetta è rimasta sempre ben curata e, come succursale della Chiesa Madre, si offre bene per le Celebrazioni feriali nel periodo invernale, oltre che nel giorno della sua festa: l’otto Dicembre, giorno in cui la Chiesa fa memoria dell’Immacolata Concezione di Maria.

Come si presenta l’edificio nel suo complesso

L’edificio si presenta in modo molto semplice, con una navata unica spezzata da un transetto troncato al lato destro (dove anticamente era posto il coro dei Confratelli con la sede del Priore).  Anche se dall’esterno sembra piccola, la chiesa all’interno dà l’impressione di un ambiente molto ampio e arieggiato e riesce a contenere circa un centinaio di fedeli.

La facciata

La facciata si presenta anch’essa molto semplice, con un portale scolpito in pietra locale che ingloba una piccola nicchia ospitante una statuina della Madonna per indicarne la dedicazione. L’ingresso è arricchito da una loggetta antistante con quattro scalini di manifattura locale che offrono una certa solennità al complesso della facciata. Essa si erge un po’ più alta del tetto attraverso un timpano semplice al quale è annessa la piccola torretta campanaria e l’orologio al centro.

La navata centrale unica

Volta Chiesa Immacolata Cairano
La volta della Navata Centrale
Statua di Gesù morto Chiesa Immacolata Cairano
La statua del Cristo morto

L’interno si presenta sobrio, ma elegante. Il pavimento in pietra grezza dona un certo clima austero al complesso, ma le pareti e le volte, tinte di un azzurro intenso, richiamano l’attenzione del fedele al tema celeste e al colore tipico che attribuiamo alla veste della Madre di Dio.  Le volte, inoltre, sono arricchite da una serie di stucchi in gesso, restaurati, a cura del Priore pro tempore, nel post terremoto, sotto la guida dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi.  Sulla destra della navata, prende forma una nicchia contenente la statua del Cristo morto che viene portata fin sopra il luogo chiamato “Calvario”, durante la Processione del Venerdì Santo: è realizzata in gesso colorato e, pur non essendo molto antica, attira in modo particolare la venerazione dei fedeli.

La Cantoria

Cantoria della Chiesa dell'Immacolata
Cantoria

Entrando in chiesa, in controfacciata, si può ammirare un’imponente Cantoria in legno intagliato, e originariamente meccato, di stile barocco. Fu costruita per ospitare un organo, purtroppo oggi perduto, necessario per accompagnare le funzioni religiose dei Confratelli della Congrega. Necessita di un radicale restauro, per riportare allo splendore originale le decorazioni in mecca colorata, oggi ricoperte da una pesante ridipintura a calce. Penso sia interessante sapere che la meccatura è una tecnica antica con la quale si decoravano le superfici lignee. Consisteva nella applicazione, su di un fondo gessato che veniva steso sulle parti lignee, di sottili lamine d’argento che venivano poi colorate a imitazione dell’oro o di altri metalli.

Il presbiterio

Il presbiterio, delimitato da una bella balaustra marmorea, racchiude al suo interno l’antico altare maggiore in marmo policromo, opera, come la predetta balaustra, di bottega napoletana. E’ in stile tardo barocco, con influssi neoclassici, ed originariamente era sovrastato da un cartiglio in legno con la dicitura “Altare privilegiato”, in riferimento alle indulgenze papali in favore delle Anime purganti ad esso legate. Al di sopra, dentro una ricca cornice in stucco incastonata sulla parete absidale, vi è un prezioso dipinto ad olio su tela, attribuito ad un ignoto pittore vicino ai modi della scuola del Solimena, che, grazie alla sua dimensione e ai suoi colori, attira immediatamente l’occhio del fedele non appena entra nella chiesa. Esso raffigura la Vergine Immacolata, incoronata regina del cielo e della terra dalla santa Trinità “con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle” (Cfr. Libro dell’Apocalisse), circondata da una festosa assemblea di angeli che le fanno corona. La particolarità di questa immagine, però, sono le anime purganti in basso a destra che tendono le braccia e vengono accolte dagli Angeli che le conducono in Paradiso (questo è un forte richiamo alla natura della Confraternita del tempo, la cui preghiera era rivolta in particolare in suffragio delle Anime del purgatorio). Infine, sempre nel presbiterio, è possibile ammirare la sede del celebrante, interamente in legno scolpito, risalente agli inizi del XIX secolo: anticamente era la sede del Priore della Confraternita e dei suoi due Assistenti. Nella parete absidale si ammirano inoltre, dentro due preziose cornici ovali in stucco, due dipinti recenti, copia di antiche litografie di inizio secolo, raffiguranti, quello di sinistra l’Annunciazione di Maria, e quello di destra S. Anna, S. Gioacchino e la Vergine Bambina. Sulla volta del presbiterio, inoltre, osserviamo un insieme di stucchi in gesso dei quali attira certamente l’attenzione la forma circolare che vanno ad assumere. Nell’insieme questi stucchi, che richiamano la dimensione cosmica del Cielo, hanno il loro fulcro nell’ immagine della colomba, simbolo dello Spirito Santo che emana i suoi santi doni attraverso i raggi di luce che da essa si irraggiano. Quest’ultima immagine è spesso presente nelle chiese ed è posta sempre nella calotta sopra l’altare maggiore.

La statua dell’Immacolata Concezione

La statua ottocentesca dell'Immacolata Concezione a Cairano
Statua ottocentesca dell'Immacolta Concezione a cui è dedicata la chiesa

Sul lato sinistro del presbiterio dentro una nicchia, vi è una bellissima statua lignea dell’Immacolata Concezione di Maria, con ai piedi due angioletti che si stagliano sulla nuvola di base. E’ chiaramente un’opera ottocentesca di qualche valido scultore napoletano, che attende, dopo attenti studi, di essere conosciuto ed apprezzato per la sua bravura.  Siamo giunti anche questa volta alla fine del nostro abituale appuntamento con Cairano. E’ stato particolarmente emozionante scrivere di questa chiesetta che ha visto mio padre per tati anni priore della Confraternita e ha visto me nascere alla fede con il Battesimo.  Voglio esprimere un cordiale e particolare ringraziamento a mio padre Salvatore per qualche delucidazione e al mio parroco e padre spirituale mons. Tarcisio Luigi Gambalonga, ora Amminstratore parrocchiale di Cairano e responsabile dell’ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi che ha offerto parte del suo tempo e delle sue competenze nel campo dell’arte sacra per arricchire questa descrizione. Grazie a tutti per l’attenzione. Vi dò appuntamento al prossimo articolo con la terza e ultima chiesa di Cairano: la chiesa del santo patrono Leone Magno.

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