Canalarte

CANALARTE: un sogno rimandato all’anno prossimo

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Canalarte
Fonte: facebook Riccardo Giliberti

C’era una volta un sogno… Fatto di atmosfere magiche ed oniriche, musiche e danze.

Questo sogno era Canalarte.

Usiamo “era”, l’imperfetto, perché quest’anno dopo 22 edizioni, questa sarebbe stata la 23esima, Canalarte non andrà in scena.

Parole chiave: stupore e magia

Stupore e magia erano le parole chiave di Canalarte resi da, luccicanti scenografie che facenno da sfondo a folli e divertenti personaggi che per tre notti prendevano vita tra magie musicali,  un incontro di culture e tradizioni musicali provenienti da tutto il mondo. Gli spettacoli erano dislocati nei vari punti del borgo di Canale. In più artigiani presenti in tutte le cantine e portali del paese e stand gastronomici con i piatti tipici locali.

Atmosfere magiche a Canalarte
Fonte: facebook Riccardo Giliberti

Canalarte tra tradizione e innovazione

C’è malinconia e nostalgia per questo appuntamento mancato, perché Canalarte era un percorso che ogni anno stupiva per creatività e originalità grazie ad un programma ricco di iniziative che si declinano in approfondimento, talk, escursioni e laboratori, ma era anche motivo di orgoglio per l’associazione Canalarte riuniva attorno a sé centinaia di persone che partecipavano al festival in forma di volontariato e con grande spirito di appartenenza.  

I sacrifici, l’impegno, la stanchezza sono tanti, ma  un intero borgo in festa diviene la più grande ricompensa.

Canalarte testimonia il forte legame con il territorio e la tenace volontà di valorizzare l’economia che da sempre si pone alla base di ogni sviluppo e rappresenta a pieno la sintesi di un Paese che ha sempre più voglia di guardare al futuro, senza dimenticare le salde radici che ci legano al passato. La tradizione espressa dalle prelibatezze culinarie, dalla musica e dalle danze popolari si incontra con l’innovazione che si cerca di apportare anno dopo anno, creando un connubio perfetto.

Fonte: facebook Riccardo Giliberti
Fonte: facebook Riccardo Giliberti

Un sogno rimandato

Questa settimana, il silenzio e la malinconia, prenderanno il posto del rumore, della musica, dei tamburi, delle chiacchiere, delle risate. I vicoli, le piazze, i palazzi storici dormiranno per un altro anno, ma con la promessa che l’anno prossimo questo sogno chiamato CANALARTE sarà più bello di prima, con una consapevolezza in più, quella che sorridere, gioire, ridere, fa bene al cuore… Questo è un ARRIVEDERCI.

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