Buonasera a tutti! Oggi prendo io la parola, per cui mi presento: non ho un nome, ma tutti i castelveteresi mi conoscono come “La vecchiarella”. La mia esistenza è alquanto misteriosa, tanto che qualcuno ha supposto che io abbia vestito un tempo sembianze divine, mentre per qualcun altro sono stata semplicemente un’umile contadina. Tuttavia, non sto parlando per rivelare la mia identità ma per raccontarvi di un avvenimento che ha legato la mia esistenza ad una leggenda immortale.
Sogno di una notte di metà primavera...
Correva l’anno Mille. Era una notte d’aprile, quando mi apparve in sogno la grande Imperatrice dei cieli, ordinandomi di dire da parte sua, all’Arciprete e a tutto il Magistrato della sua Patria, ch’ella desiderava edificata in suo onore una chiesa, sotto l’invocazione di Santa Maria delle Grazie, perchè non solo le avrebbero fatto una cosa gradita, ma d’utile e grande a tutti quegli abitanti.
Il mattino seguente mi recai allora a fare l’ambasciata della Vergine, ma senza frutto, perchè fui derisa. Il curato e il magistrato, infatti mi dissero: << E sei degna tu di tal favore? E quando mai meritasti, che venisse da te la Madre di Dio? va, che sei pazza, o delusa, o piena di vino.>>
Disegni particolari...
Poco dopo, la Madonna mi venne di nuovo in sogno, dicendomi: << Orsù, va di nuovo, e loro dirai che io, in tutti i modi, voglio che mi sia fabbricata una chiesa, e ciò per loro bene. Se non ti credono, tu, in prova della verità, dirai questo segno, cioè che ivi dovranno fabbricarla dove, al far del giorno, la troveranno disegnata dalla neve.>>
La mattina seguente andai di nuovo da quei signori, riferendo ciò di cui mi aveva incaricato la Vergine. Quelli andarono allora a cercare il segno che aveva dato la Madonna, ed era il giorno 28 aprile quando, a primavera ormai inoltrata e con le mammole ormai fiorite, che trovarono un soffice manto di neve. La Chiesa venne presto costruita occupando il rettangolo disegnato dalla neve, ma nel corso dei secoli è stata ingrandita fino a raggiungere la grandezza attuale.
Io avevo ormai compiuto il mio dovere. Vennero a cercarmi ma non mi trovarono, ed è per questo che qualcuno disse che ero io stessa la Madonna.
Al centro della Chiesa venne posta un’immagine di Maria ancora oggi conservato in quel Santuario: anche dietro di esso vi è un mistero, e qualcuno dice che fu ritrovato insieme alla neve.
Questo miracolo ha dato vita ad una festa plurisecolare che si celebra ogni 28 aprile, e che si è legata ad una tradizione unica nel suo genere per…
Appuntamenti...
Scusate, sono di nuovo io: Castelvetere. La vecchiarella è scomparsa, come al solito. La prossima volta vi parlerò di come è nata la tradizione di cui vi stava parlando, per cui…Non mancate!
Blogger Castelvetere sul Calore. L’Ass.ne culturale “La Ripa” prende il nome dal luogo più antico del paese, dove sorge il vecchio castello, per voler richiamare l’obiettivo di “riportare” e rinnovare l’amore per le tradizioni e la cultura di tutti coloro che, vicini o lontani, tengono a cuore le loro origini e del loro paese sentono ancora il vincolo, gli affetti, le memorie.
Abbiamo deciso di aderire al progetto “Irpinia World” perché vogliamo promuovere il patrimonio materiale e immateriale castelveterese e irpino, facendo rete e perseguendo l’obiettivo di “pensare globale e agire locale”.
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