Salve a tutti!
Siamo i ragazzi del Forum dei giovani di Flumeri e da oggi intraprenderemo un nuovo percorso. Infatti, con entusiasmo, abbiamo deciso di aderire all’iniziativa propostaci da Gerardo Megaro – ideatore di Irpinia World – che prevede la stesura di articoli che hanno come obiettivo la valorizzazione di luoghi, storie e tradizioni della nostra terra. Questo progetto si inserisce, senza la benché minima forzatura, all’interno dei nostri programmi che – seppure attualmente limitati dal particolare periodo storico che stiamo vivendo – hanno come filo conduttore il desiderio di riscattare il nostro paese.
Sfrutteremo, quindi, quest’occasione per accompagnarvi in un viaggio virtuale tra le strade del centro storico, i tesori nascosti della periferia e i paesaggi collinari, raccontandovi, inoltre, della nostra cultura gastronomica, del folklore, e mostrandovi, infine, pregi e difetti del nostro piccolo paese.
Il nostro obiettivo principale è, quindi, quello di illuminare nuovamente questi luoghi che sono stati e sono ancora oggetto di spopolamento. Infatti, Flumeri, come diversi paesi limitrofi, viene abbandonato da un notevole numero di persone – sia per lavoro che per motivi di studio – in particolar modo dai giovani, i quali dovrebbero animare le strade e le piazze che sono per noi magici.
Per cominciare, il nostro paese è stato definito, ormai da tempo, Città dell’Olio e da febbraio 2016 il Comune ricopre il ruolo di Coordinatore Regionale Città dell’Olio. Difatti, Il nostro territorio, grazie alla sua posizione geografica, a ridosso del Sub-Appennino Dauno e la Valle dell’Ufita, ci regala un clima favorevole alla crescita e alla fioritura degli ulivi che circondano Flumeri e che ne abbelliscono le campagne, soprattutto nel periodo autunnale, durante il quale la quasi totalità dei cittadini si adopera per la raccolta delle olive.
Flumeri è un gioiello irpino, non solo per la storia incisa nella memoria di ogni singolo abitante o per la ricchezza delle sue terre, ma anche per una delle più antiche e importanti tradizioni che sopravvivono da secoli: il Giglio di Grano.
Si tratta di un obelisco alto ben 30 metri, completamente realizzato a mano, in paglia e grano, in onore di San Rocco da MontPellier, il santo protettore del paese. La lavorazione avviene nel Campo del Giglio, ad opera dei giovani e con la supervisione degli anziani “carristi”.
La struttura viene alzata e, successivamente, traslata lungo le vie del paese – tradizione tramandata di padre in figlio e che, di generazione in generazione, acquista continuamente nuovo vigore, riaccendendo gli animi di grandi e piccini.
La particolarità del nostro Giglio è l’ideazione, ogni anno, di un nuovo progetto, che modifica forma e disegni dell’obelisco. Il grano, il suo colore e gli intrecci che rendono il Giglio meraviglioso in ogni suo piccolo dettaglio sembrano richiamare l’unione e la collaborazione della comunità intera e il forte legame col territorio.
Flumeri è un paese antico e ricco di storia. Invero, i primi insediamenti risalgono all’età romana, per poi passare attraverso le varie dominazioni di Bizantini, Normanni e Svevi, fino ad arrivare agli Aragonesi, oltre ad essere stato per un buon periodo di tempo sede della Baronia di Vico e del suo Signore.
Memoria di una lunga e affascinante storia sono gli scavi archeologici, situati nella località di Fioccaglie, tra i quali è stata rinvenuta un’antica domus romana. Nella stessa zona, inoltre, è situato il Palazzo della Bufata, dapprima residenza di caccia dei reali napoletani nel ‘500 e, successivamente, dogana nel periodo aragonese.
Per adesso, noi ci fermiamo qui! Vi sveleremo di più nel prossimo articolo.
Nella speranza che questa breve introduzione vi abbia incuriositi e invogliati a visitare Flumeri.
Blogger Flumeri. Il Forum dei giovani di Flumeri nasce per dare una ventata di aria fresca al proprio paese
e per porre al centro dei vari progetti il valore dei giovani. Il Forum dei giovani di Flumeri concorre a promuovere varie iniziative; iniziative volte a rimuovere ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, l’effettiva partecipazione di tutti i cittadini, e in particolare dei giovani, all’organizzazione politica, economica, sociale e culturale del Paese; la diffusione della cultura della pace, della solidarietà, della tolleranza e delle pari opportunità, la difesa del pieno equilibrio dell’ecosistema, la difesa dei principi democratici e delle libertà civili, individuali e collettive.
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