Greci panorama

”Greci”: piccolo immenso mondo

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Greci panorama
Foto di Loris Cutillo

Poteva mica mancare Greci in questo bellissimo progetto ”Irpinia World”? Trattasi di un blog ideato da Gerardo Megaro, dove ragazzi provenienti da ogni parte dell’Irpinia raccontano i loro tesori, troppo spesso nascosti, cercando di valorizzarli al meglio, con un unico filo conduttore: l’amore per la propria Terra.

Oasi di paradiso

Chiudete gli occhi e immaginate per un attimo di trovarvi a 823 mt. sul livello del mare, con il venticello fresco che vi accarezza la pelle, l’aria pura che s’insinua nei polmoni e la melodia dei campanacci in sottofondo. Come vi sentite? E’ così che mi sento io ogni ogni volta che passeggio per le strade del mio piccolo Paese: viva, leggera, fortunata.

Panorami da Greci
Foto di Loris Cutillo

Situato al confine tra Puglia e Campania, Greci gode di splendidi panorami.  Per comprendere fino in fondo la bellezza, è necessario recarvi sul posto e ammirare con i vostri occhi. Potrete percepire quella bella sensazione di essere tanto in alto, circondati da montagne vicine e alcune lontanissime, delle quali si scorgono solo i confini, sembrano dipinte ad acquerello. 

Ogni mattina quando mi sveglio, mi affaccio al balcone e scopro un quadro diverso. Non smetto mai di meravigliarmi di come la natura sia la miglior pittrice mai esistita.

panorama da Greci
Foto di Loris Cutillo

Un tuffo nelle origini

Conosciuto da pochi, ma ricco di storia e cultura. E’ l’unico paese in Campania a parlare la lingua Arbëreshë. Prima dell’arrivo degli albanesi, era un centro molto antico. Il nome Greci gli verrà dato dopo il 535, in seguito alla spedizione nell’Italia Meridionale comandata dal generale Belisario. In questa occasione furono fondate varie colonie greche, tra le quali Greci. Nel 908 d.C. venne distrutto dai Saraceni e riedificato nel 1039 dal conte Potone. Tra il 1461 e il 1464 Giorgio Castriota Scanderberg, eroe nazionale d’Albania, era in Italia con un elevato numero di soldati albanesi per aiutare Ferdinando d’Aragona contro Giovanni d’Angiò. Il 14 agosto 1461 nella battaglia di Terrastrutta, al confine tra Greci, Faeto e Orsara, Scanderberg al comando del suo esercito, sconfisse gli Angioini  e permise ai valorosi albanesi di restare su quel colle, dove furono raggiunti dai loro familiari. Iniziarono così a costruire il paese, riprendendo da ciò che era rimasto della vecchia Greci greca, a partire dal “Breggo”, che in italiano significa altura, attuale villa comunale. Costruirono le “Kalive”, case in pietra molto basse col tetto in legno e tegole, formate in genere da un unico ambiente nel quale vivevano insieme persone e animali. Ancora oggi è possibile vederne qualcuna. Quando parliamo di Greci usiamo l’espressione “Katundi”, che in Arbëreshë significa paese.

antiche abitazioni di Greci

Katundi oggi

Come tanti altri Paesi d’Irpinia, purtroppo anche Greci si è spopolato, e conta poco più di 500 abitanti, la maggior parte dei quali anziani, grande ricchezza per noi giovani.

di generazione in generazione

 E’ dai loro occhi, dalle rughe che disegnano gli anni trascorsi, dalle loro mani lavoratrici che si può leggere la vera storia di Greci, è dalle loro parole che si può comprendere il legame profondo per questa Terra, per la lingua, le tradizioni, i sapori locali. Noi giovani abbiamo un ruolo fondamentale: mantenere tutto questo vivo per tramandarlo nel tempo alle altre generazioni. 

Greci è questo e molto altro, che speriamo di narrarvi nei prossimi articoli! Nel frattempo potete dare uno sguardo alla mappa qui sotto per capire come arrivarci, è semplicissimo e fidatevi, non ve ne pentirete!

                                                                    Autore: Nicoletta Rosalbo

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1 commento su “”Greci”: piccolo immenso mondo”

  1. Complimenti, articolo bello e calzante. Ho avuto il piacere di visitare questo piccolo paesino immerso nel verde, caratterizzato da un borgo antico, tutto fatto in pietra dove passeggiando per i vicoli e i vicoletti ci si ritrova immersi in una bellissima atmosfera che riporta ai tempi trascorsi, alla vita di una volta che scorreva lenta e piena di sentimenti. In ultimo ma non meno importante, panorami splendidi da ammirare, aria fresca e abitanti accoglienti e solari, giovani ed anziani. Tutto vero quello che è descritto nell’articolo, una visita che consiglio assolutamente

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