Quello di cui parleremo oggi è un tema che tutti i paesini come i nostri conoscono: i soprannomi, dalle nostre parti conosciuti come i scangianome, che descrivono una persona.
Anche questo è un fatto culturale di un paese; anche questo descrive dall’interno un paese: difatti le famiglie o le persone nei paesini, a volte, sono più conosciuti o riconoscibili per i loro soprannomi personali o di famiglia.
Gli scangianome possono essere definiti come qualcosa di divertente e fantasioso, che a volte infastidiscono i diretti interessati, a volte li descrivono appieno per qualche caratteristica fisica o comportamentale.
C’è sempre nel paese qualcuno che si occupa di mettere questi cari soprannomi perché magari col suo sguardo varipinto riesce a carpire delle particolarità personali o familiari e taaac ecco uno scangianome.
La nostra intenzione è riportare qualche nome divertente giusto per portarvi ancora di più nel nostro paesino, per farvi fare un giro completo di Tufo.
Tra quelli familiari ricordiamo le famiglie degli “stroncone” , o dei “rizzi”, dei “pittori” o dei “ferzorielli”, o dei “copellari”. Ovviamente ce ne sono tanti e abbiamo pensato di farci aiutare da persone più grandi per qualche nome in più.
Poi c’è un dato particolare, vi facciamo un esempio tanto per capirci :i nomi familiari si evolvono con le nuove generazioni. Con la famiglia dei ferzorielli, ad esempio, il nome personale dei ragazzi, nipoti, è diventato “padella”. Questo tanto per farvi capire come possono cambiare le cose.
Tra quelli personali, invece, possiamo dire che è più vicino all’ambito faunistico: toro, gallina, tacchino, corvo, puzzola, ciuccia ecc.. Tutti nomi personali messi da altre persone in base a qualcosa che è successo o qualche caratteristica fisica.
Poi altri come: sergente, Pinocchio, timpi tampi, musicante, fetosa, zellosa e tanti tanti altri.
Non è nostra intenzione riportarli tutti ovviamente anche perché non è nemmeno necessario : volevamo solo dire e riportare un aspetto sociale e culturale di un paesino come il nostro, simile ai paesini come i vostri.
Anche questo descrive un paese e anche questo è importante in un paese.
E voi, ce lo avete uno scangianome personale o di famiglia o addirittura entrambi? Se no, andate alla ricerca, anche tramite persone più grandi: sicuramente c’è. E siate pure curiosi di capirne il perché.
Il Club del Libro Troisi Mongelli nasce nel 2019 dall’iniziativa di un gruppo di giovani tufesi che mira a valorizzare il ruolo del libro sia sul piano culturale che sociale. In breve il gruppo si è ampliato con tanti amici più e meno giovani che hanno dato man forte all’iniziativa. Ad agosto 2019 arriva il primo importante riconoscimento: l’affiliazione alla rete nazionale dei Presìdi del Libro. Già a Settembre, infatti, il neonato Presidio di Tufo prende parte alla Festa nazionale dei lettori. Fra le maggiori iniziative promosse dal Presidio vi è, senza dubbio, la creazione di una biblioteca bookcrossing, nata dalle donazioni spontanee di tanti amici lettori, aperta al prestito gratuito e consultabile presso la sede dell’Associazione CambiaMenti di Tufo (ad oggi sono stati raccolti circa 400 tomi). Oltre a curare eventi di lettura e presentazioni di libri, il Presidio cura, in collaborazione con CambiaMenti, una rivista gratuita quindicinale dal titolo “La Miniera”.
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