casino del principe avellino

Il Casino del Principe

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Ad Avellino esiste una struttura costruita nel 1591 e voluta dal Principe Camillo Caracciolo che al tempo si trovava lungo la Regia via delle Puglie. Attualmente il suo indirizzo è Corso Umberto I n° 215 e, ad oggi, è sede di varie associazioni,come la Pro Loco Avellino, Info Irpinia, Avionica, che si impegnano quotidianamente affinché sia un luogo di accoglienza per turisti e vivibile per l’intera comunità.

Qual è il suo nome? Comunemente è chiamata Casina del Principe, anche se la sua dicitura originale sarebbe Casino, ed adesso vi svelerò il motivo. Innanzitutto iniziamo col dire che alla fine del ‘500 il Casino del Principe si presentava come un’elegante palazzo ma allo stesso tempo sobrio, aveva una magnifica facciata ed era dotato di numerose stanze oltre ad un immenso parco sulla collina del belvedere (appunto l’attuale Rione Parco). Il parco in particolare era conosciuto per la sua straordinaria bellezza, dato che al suo interno c’erano statue di egregia fattura, laghetti artificiali, fontane animate da giochi di acqua che erano alimentate da condutture sotterranee ed un meraviglioso orologio di legno.

 Caratteristica era la presenza di un bellissimo monumento funerario che il Principe fece erigere per la sua cagnolina morta, dopo il parto, a grandezza naturale, che si trovava al centro di una fontana abbellita da getti di acqua. Inoltre molto particolare all’epoca era una maschera che muoveva, grazie a vari getti d’acqua, gli occhi e la lingua. Era presente, e lo è in parte ancora oggi, un suggestivo Ipogeo, impreziosito da decorazioni che ricordano le forme marine, nicchiette con statue, la cui acqua proveniente dal fiume Rio Cupo forniva ristoro ai viaggiatori che transitavano. Inoltre c’era la possibilità di osservare fantastici fiori provenienti da tutto il mondo come tulipani e peonie, fino ad allora sconosciuti in tutta Italia. 

Infine il vastissimo parco era popolato di animali di ogni specie per la caccia. Purtroppo vari eventi portarono alla decadenza della famiglia Caracciolo e di conseguenza anche del Casino, come la Rivoluzione di Masaniello del 1647, che recò molti danni alla città ed in particolare si ricorda il cosiddetto “Sacco di Avellino”; l’epidemia di peste del 1656 e i continui terremoti che si sono susseguiti a fine ‘600. Agli inizi del ‘700 si perse ogni traccia del famoso parco. Nel 1761 il Casino fu convertito in una locanda per viaggiatori, fino al 1806 quando Filippo De Conciliis l’acquistò.

Casino del Principe - foto d'epoca
F. Barra - A. Massaro - A. Montefusco, Avellino - Immagini per una storia, Avellino 2001

Ci fu un grande cambiamento della struttura, che diventò un albergo e prese il nome di “Grande Albergo Mobiliato al Casino del Principe”, con cucine, stalle e 17 stanze al piano superiore di cui 13 fronte strada, e la nascita del primo Caffè della città. Dopo questa lunga attività, passò un periodo in cui venne adibita ad un utilizzo per abitazioni e officine meccaniche. Danneggiata dal terremoto del 23 novembre 1980, il Casino fu completamente ristrutturato dal comune di Avellino, che successivamente ne acquisì la proprietà nel 1987 per 351 milioni di lire. Se questo articolo è stato letto attentamente si capirà che si trattava di un “Casino” di caccia, da cui appunto il suo nome reale, ma, poiché successivamente nell’immaginario collettivo il nome poteva far pensare ad altro, poco alla volta il nome reale si è tramutato in “Casina”.

Si spera che col passare del tempo venga utilizzato più spesso il nome storico per identificarla, anche perché in effetti, immaginando la sfarzosa vita che poteva condurre il Principe, il dubbio è lecito.

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