
L’Azione Cattolica di Grottolella in questo tempo, è stata segnata, oltre che da un drammatico contagio epidemico, anche da altre forme di “contagi”: di relazioni e connessioni ritrovate nel distanziamento forzato e accompagnate da una speranza che affiora ha voluto farsi sentire vicina il più possibile alla nostra comunità. Nel periodo più buio della pandemia la nostra associazione, in primis con il nostro assistente parrocchiale Don Marcelo Tahuil e con la collaborazione di tutti gli educatori, ha continuato a tessere quelle relazioni, a tenere vivi i legami tra e con i suoi soci facendosi sentire presente e continuando a riflettere, a confrontarsi usando nuove modalità. Non ci siamo fermati mai nonostante lo scoraggiamento e le paure iniziali fossero alte ma abbiamo cercato di raccogliere i racconti e i pensieri, di far emergere le tante questioni implicate in questo momento, che molti hanno definito rivelativo nella sua tragicità, per mostrarne la complessità e le interrelazioni per non lasciarci scivolare tra le mani emozioni e pensieri che caratterizzano ognuno di noi. Abbiamo scoperto e imparato a non smarrire il senso di comunità che abbiamo maturato nel corso degli anni nella nostra associazione e a far sentire meno soli i nostri ragazzi e i nostri giovani, instaurando contatti più intimi con ognuno loro, incoraggiandoli quando vedendo intorno a loro solo buio avevano tanta paura. Siamo stati vicini ai nostri adulti ascoltando le loro esigenze, le loro preoccupazioni, la loro difficoltà a vivere la loro fede in maniera salda e forte. Partendo dai contributi che ognuno di loro ci ha dato è nata così l’idea di una riflessione a più voci che restituisce la situazione che stiamo vivendo, vista con occhi e mente pensosi ma carichi di prospettive.

Sono cosi nati una serie di workshop e di riflessioni aventi ad oggetto alcune personalità del mondo cattolico che si sono particolarmente distinte nel corso della vita sociale, pastorale, associativa ed istituzionale e il titolo che è scelto:” A cosa serve la Fede nel 2020? “ ha puntato ad analizzare le migliori personalità del mondo cattolico per attualizzare, alla luce anche del momento che si sta vivendo, storie di vita, pensieri e insegnamenti che possono ancora oggi costituire un faro per illuminare il cammino dei cattolici e soprattutto delle nuove generazioni di fedeli. Sono state coinvolte tutte le componenti sociali ed istituzionali che da anni collaborano con il nostro mondo associativo per garantire un dibattito plurale e ricco di spunti di riflessioni. Ovviamente la nostra iniziativa ha voluto rendere protagonisti i giovani che saranno la classe dirigente del domani e la società ha bisogno di gioventù attrezzata sul piano culturale ed etico per affrontare le sfide di questo tempo. Quello che abbiamo lanciato è una sfida che ci interpella, spingendoci a guardare avanti, a pensare a un futuro in cui ripartire dalle priorità che abbiamo scoperto e a non smarrire il senso di comunità che abbiamo maturato. Nel loro emergere con differenti sfumature, e nella loro portata responsabilizzante in ordine a una fede che sappia riconoscersi come cammino e che sappia ritrovare il coraggio dell’annuncio e la forza della prossimità. Abbiamo provato a disegnare alcuni scenari che la pandemia ha messo radicalmente in discussione e che sin da ora siamo chiamati a ripensare in profondità, nella prospettiva di nuovi paradigmi di convivenza all’insegna di corresponsabilità e solidarietà: dalle frontiere, interpersonali e geopolitiche, alle sfide della democrazia nell’era digitale; dal lavoro al welfare, dalla ricerca alla sanità, dai sistemi di istruzione e formazione alla tutela dei più deboli. In un momento storico così complesso, facciamo nostro l’invito a mettere in campo un “di più” di generosità, di creatività, di passione associativa. Immaginando un cammino assieme anche per l’anno 2021 è nato il format, strutturato in più puntate, dal titolo We Are Young. Essere giovani vuol dire tenere aperto l’oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro. In particolar modo il gruppo giovani, coinvolgendo tutti i coetanei presenti sul territorio, ha inteso attivare una rete di confronto per sviluppare i punti necessari a riavvicinare i giovani alla comunità, così ci auguriamo che nel procedere del nuovo anno del nuovo anno si riscopra il valore importante che possono apportare le nuove generazioni, quid pluris per tutta la collettività.


Siamo il Forum dei Giovani di Grottolella, organismo istituito nel 2005 e da allora sempre attivo nel sociale. Il Forum è uno strumento di partecipazione giovanile che si propone di avvicinare i giovani alle Istituzioni e le Istituzioni al mondo dei giovani. Ma non solo. Il Forum ha sempre prestato particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e all’ecologia, investendo numerose risorse per la bonifica e la riqualificazione di luoghi caratteristici del territorio comunale, ormai abbandonati a se stessi. Inoltre, si è sempre mostrato promotore della cultura e dello sviluppo, anche attraverso manifestazioni enogastronomiche e culturali per valorizzare il territorio irpino, i suoi prodotti e le sue peculiarità.
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