Croccante fuori e morbida dentro, dall’inconfondibile colore dorato, non è inverno se sulle tavole venticanesi non è presente ” la Pizza Ionna” (pizza bionda). Come tutte le ricette della tradizione, anche questa nasce come una ricetta povera: infatti la farina di granturco era molto più accessibile rispetto alle altre e quindi facilmente acquistabile. Questa pizza andava di fatto a sostituire il pane, perché, rispetto a quest’ultimo, non necessita di lievitazione e dunque prevede una preparazione più rapida. La tradizione vuole che la pizza ionna viene accompagnata dal mallone a base di rape e patate o di verdura “sciatizza”. Per sincerità devo però precisare come, nelle foto riportata, la focaccia croccante al mais è accompagnata da scarola e peperoni cruschi. Anticamente veniva fatta cuocere sulle braci del camino, oggi viene fatta in padella o in forno. Quando la carne era considerata come una vera e propria ricchezza, e veniva consumata solo nei più importanti giorni di festa, si viveva prettamente di ortaggi, tuberi e di tutto ciò che dalla terra veniva prodotto.
INGREDIENTI PER LA PIZZA
- 500 gr di granturco
- 3 cucchiai di parmigiano
- acqua, olio, sale q.b.
PREPARAZIONE:
Per la pizza ionna: mettere la farina in un recipiente e aggiungere il parmigiano, l’olio e un pizzico di sale. Impastare con acqua calda, tanta quanta ne basta per ottenere un composto piuttosto appiccicoso. In una padella aggiungere un filo d’olio; stendere l’impasto per tutta l’area, schiacciando con le mani leggermente bagnate e lasciar cuocere a fiamma media ambo i lati. Lo spessore della pizza deve essere di 1 cm; il composto può essere steso anche in una teglia ricoperta con carta da forno e far cuocere, in forno, a 200° per 40 minuti, si formerà una crosticina croccante.
la Pizza ionna
A casa abbiamo questo “brutto” vizio di rubare la crosta in cottura, così accade che la preparazione si allunga sempre, ma è quel “crunchy” sotto ai denti ad essere irresistibile e ad ingannarci volta per volta. Vi assicuro, presa direttamente in padella ha un sapore diverso. Provare per credere. In questi ultimi appuntamenti, ho cercato di dare maggiore lustro e visibilità alle antiche tradizioni culinarie, perché al di là della pietanza, c’è la storia e la passione di tutte quelle persone che con pochissimi ingredienti riuscivano a sfamare intere famiglie. In un epoca di eccessi e sovrabbondanze culinarie, credo sia giusto ricordare come i nostri nonni, i nostri avi riuscivano a creare prelibatezze con ingredienti poveri. E’ l’arte dell’arrangiarsi o quella del reinventarsi, dove nulla si butta e tutto si riutilizza. Abbinamenti sublimi, con ingredienti poveri e genuini. Signore e signori ecco a voi la “Pizza Ionna”.
Blogger Venticano. Ciao a tutti mi presento: sono Emanuela vivo a Venticano e ho 24 anni. Studio Giurisprudenza alla “Sapienza di Roma” e nonostante potrei essere definita ” studentessa fuori sede”, ho deciso di viaggiare costantemente tra la capitale e il mio paese, vivendo nella maggior parte del tempo a Venticano. Perchè? Perchè Venticano ha bisogno di Giovani e di forze giovanili, di ragazzi che vivono il Paese e si mobilitano per esso e per la comunità. Vi lancio una sfida, per voi è più coraggioso chi decide di restare in un piccolo Paese e di costruirsi lì proprio futuro o chi invece “emigra” verso le grandi città piene di opportunità?
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