quotidianità lioniese

L’essenza della quotidianità Lionese (associazioni, idee e progetti che diventano realtà)

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quotidianità lioniese
Fonte: Forum dei Giovani Lioni

I primi passi per un ritorno alla quotidianità, in questo che è un contesto storico molto delicato, sono stati compiuti e quella sensazione invadente di claustrofobia sembra svanire ogni giorno di più lasciando posto all’incertezza delle paure legate alla curva dei contagi e alla frenesia di ricominciare a vivere. Il post-quarantena è una miscela di sentimenti contrastanti, che vanno dalla paura di fallire alla voglia di normalità. Nella mia testa si disegna tutto come un’immagine che è più comunicativa di qualsiasi parola.

Immaginate di dover partire all’improvviso per un periodo di tempo indeterminato, immaginate la foga nel preparare i bagagli, nel coprire la vostra mobilia con teli bianchi e nello sprangare le finestre. Immaginate poi di partire e di convivere per tutto il tempo trascorso fuori casa con l’ansia di non aver controllato per la milionesima volta di aver spento il gas o di aver chiuso il rubinetto dell’acqua o anche di aver lasciato una luce accesa.

Immaginate infine di tornare a casa, di entrare e di cominciare a sfilare i teli bianchi con lo zelo di chi vuol tornare ad accoccolarsi sulla propria poltrona, a inebriarsi dell’odore della propria cucina e a stordirsi con i suoni più striduli, ma che sono e saranno sempre i suoni di casa. Immaginate poi di prendere coscienza e di capire quanto lavoro avete lasciato in arretrato. D’un tratto l’ansia vi assale nuovamente, insieme alla paura di dover lasciare i propri affetti per un malaugurato nuovo viaggio.

Nella fase che stiamo attraversando il ticchettio dell’orologio sembra scorrere più velocemente e la vita inizia ad avere la fretta di sempre, così mi ritrovo a scrivere questo articolo in estremo ritardo e con una domanda fissa nella mente: “Cos’è la quotidianità per Lioni?”

La risposta potrebbe essere complessa, aggrovigliata come una matassa di cui non si riesce più a trovare il bandolo, ma in realtà quel bandolo è sotto il nostro naso, così ben celato e così palese allo stesso tempo.

quotidianità lioniese
Fonte: Paolo D'Andrea

Le essenze della quotidianità lionese sono l’associazionismo, la cooperazione tra persone e il forte senso di appartenenza alla comunità che si tramandano di generazione in generazione.

Queste sono abitudini di cui la nostra struttura sociale si nutre e senza le quali probabilmente non saremmo quel che siamo.

Fin da bambini abbiamo l’opportunità di misurarci con contesti esterni a quelli scolastici e familiari, grazie alle associazioni presenti sul territorio che offrono la possibilità non solo di rapportarsi agli altri per costruire insieme, ma anche di scegliere il campo in cui poter e voler dare il proprio contributo. I campi di azione sono molteplici, contiamo circa 20 associazioni che si occupano del nostro paese curandone ogni aspetto dal turismo, alle attività culturali, sportive, ludico-ricreative e di volontariato.

Il risultato tangibile è che la nostra gente lavora incessantemente per il gusto di condividere e creare nuovi legami, raccogliendo il frutto più succulento di tutti: l’armonia, che permette la crescita e lo sviluppo della stessa Lioni.

Nella monotonia di questa quarantena paragonabile a una pellicola cinematografica costituita da fotogrammi tutti identici, qualcosa ha sicuramente donato un tocco di speranza alle nostre vite un po’ ingrigite e quel qualcosa è la notizia che la formula della cooperazione funziona nella realtà oltre che nei libri e nelle storie che ci raccontiamo per essere buoni cittadini.

quotidianità lioni
Fonte: Andrea Drago

Il Forum dei Giovani di Lioni  intrecciando le proprie idee con quelle della “Pro Loco”, della “Confartigianato Avellino”, dell’ I.I.S. “L. Vanvitelli”, dell’ “Azione Cattolica Lioni” e della “Associalmente” ha provato che laddove esistono un progetto valido e menti in grado di svilupparlo con perseveranza esistono anche risultati inattesi ed estasianti.

Il nostro progetto “RI-CONOSCENZE DEL TERRITORIO  è stato valutato come il migliore in regione, figurando primo nella graduatoria del bando “Giovani in Campania”.

Un risultato così ambizioso è sicuramente dovuto a una buona miscela di ingredienti in cui i lionesi hanno sempre creduto: la cooperazione tra persone e la curiosità che spinge gli uomini a migliorare se stessi e le cose a cui si sentono strettamente legati.

“I lionesi prima di essere lionesi sono irpini.” Questo è il concetto cardine dal quale scaturisce l’interesse che ci spinge a conoscere e a “RI-CONOSCERE” il nostro territorio in tutti i suoi angoli, per puntare poi sui punti di forza, per migliorarne i deboli e per essere infine un tassello vivo e fiorente della grande comunità, Irpinia.

La strada da percorrere è insidiosa e lunga, il lavoro dovrà essere minuzioso, ma l’obiettivo di far crescere una pianta per far si che questa possa essere fonte di ristoro per una comunità e per quelle che la circondano è impagabile. I piccoli passi diventeranno grandi e sicuri e il nostro turismo “mordi e fuggi” lascerà spazio a un turismo di più lunga durata che permetterà al mondo intero di scoprire le bellezze che la nostra Lioni e l’Irpinia tutta posseggono.

Scritto da Chiara Ciotta

Editor: Gian Salvo Nappa

caccia al tesoro Lioni
Fonte: Paolo D'Andrea
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