lioni Leone piazza san rocco

Lioni: lettera aperta

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lioni Leone piazza san rocco
Fonte: Andrea Drago

Cari lettori,
ogni sampietrino potrebbe raccontare qualcosa di me, sapete? Ogni albero, ogni statua, ogni muro, ogni panchina. Sono qui da anni ormai e quando mi hanno fondata, nessuno aveva creduto fortemente in me, ma si son dovuti ricredere.
Ero dolce come poche qui intorno, nascevo su una collina, sembravo indifesa. Decisi allora di utilizzare quello che poteva sembrare un difetto come un pregio. Fu così che iniziai. Sono partita da lontano e oggi sono fiera di quel che sono, nonostante non sia stato sempre tutto uno scivolo, diciamo che il mio percorso è stato più come le montagne russe, ma fortunatamente la storia insegna e io ho imparato tanto.

lioni Vista lago Laceno montagne Lioni
Fonte: Paolo D'Andrea

In un tempo preciso della mia vita, dopo un momento catastrofico ho rafforzato le mie convinzioni e ho creduto sempre più in quello che amavo fare: scambiare merci.

Eccolo, il punto debole mi era sempre più utile, grazie a questo io potevo essere finalmente riconosciuta come un centro del commercio Irpino. Avevo tanti punti di forza dalla mia parte, ma devo ringraziare i mie figli, mi hanno aiutato molto e continuano a farlo.

Vedete loro sono molto collaborativi, amano associarsi, amano accogliere, sono curiosi e stanno sempre lì a sperimentare cose nuove. Sapete qual è l’ultima idea? Vogliono diventare un borgo 4.0! Non è  meraviglioso?  Sono così fiera di loro. 

Torniamo a quel punto, quello un po’ distruttivo, quello con cui in genere l’Italia identifica me e gran parte della famiglia, quello che si chiama Terremoto del 23 novembre 1980. 

La cosa più difficile è stata rialzarsi e superare quel disturbo post- traumatico da stress. Ho subito una lunga operazione di cui forse ancora oggi riporto gli strascichi, ma ci tengo a dire che non mi va di essere identificata solo per questo evento, io sono molto più di questo.

Ho pianto. Ho disperato. Mi sono rialzata. Ho combattuto. Ora sono felice e i figli che ho perso li porto nel cuore. Il mio presente è vivido, ricco di colori e di entusiasmo. Guardo al passato con uno sguardo ampio al futuro e continuo ad accogliere ogni idea, ogni storia e ogni forma d’arte.

Volevo presentarmi a tutti, sono Lioni e ho ancora milioni di aneddoti da raccontare. 

Corso Umberto Primo Lioni
Fonte: Andrea Drago

I più dicono che ho perso la mia memoria a lungo termine, ma non è così, non è andata distrutta, è solo che mi piace tenerle nascoste certe cose; altri mi accusano di non avere paesaggi così mozzafiato da rendere noti, ma si sbagliano, le mie meraviglie sono tante e ve le farò conoscere tutte.

Via Cesare Battisti, (AV)
Fonte: Andrea Drago

Mi mostrerò senza veli, ma ora devo andare, ho un’emergenza da fronteggiare.
Affettuosamente
Lioni.

Scritto da Chiara Ciotta

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