Valorizzare costumi, tradizioni, sapori e storia della nostra terra, questo è quello a cui miriamo noi giovani, desiderosi di divulgarne e farne apprezzare ogni dettaglio! Oggi, grazie al progetto di “Irpinia word-esperienze magiche”, lanciato da Gerardo Megaro, abbiamo finalmente la fantastica opportunità di dar voce al nostro sogno. Anche Mugnano del Cardinale, il nostro paese, ne diventa protagonista!
Le radici del mio paese
Con i suoi circa 6000 abitanti, Mugnano del Cardinale sorge ad un’altezza compresa tra i 223 e i 1404 metri sul livello del mare ed è situato sulla Via Nazionale delle Puglie, tra Avellino e Napoli. Seppur sia un piccolo paese, racchiude in sè storia e tradizioni di cui vado fiero.
È emozionante e mi provoca un certo brivido lungo la schiena pensare che qui, dove ora sto passeggiando io, secoli fa, passavano coloro che sono stati i primi abitanti della mia Mugnano. Partendo dal principio, secondo alcuni, il nome Mugnano deriverebbe dalla divinità “Giove Ammone” il cui tempio sorgeva lungo il colle Litto. Altri invece sostengono che derivi da Munianus, una villa il cui proprietario era un romano di nome Munio.
Fu però soltanto nella pergamena n.219 dell’archivio della biblioteca statale di Montevergine, risalente al 1135, che venne documentata per la prima volta l’esistenza di Mugnano del Cardinale.
Nella meravigliosa strada di quello che è il nostro Centro Storico, mi lascio rapire dagli odori provenienti dalle splendide e secolari abitazioni. Una in particolare attira la mia attenzione, sarà per l’anziana che ancora veste come un tempo o per i salumi paesani lasciati essiccare in una stanza della casa che si affaccia sulla strada.
È infatti proprio il salame, la cui produzione risale all’epoca romana, a valorizzare il nostro borgo, tant’è che ne abbiamo oggi un riconoscimento da parte del Ministero delle Politiche Agricole, su proposta della Regione Campania, come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.
Questa preziosa zona del mio paese, si trova al lato del Santuario di Santa Filomena, meta di pellegrinaggio durante l’anno, questo perché al suo interno è custodito il corpo della Santa Martire, oltre che la sontuosa statua della Madonna delle Grazie, nostra patrona!
A ridosso del Santuario si trova l’edificio fortemente voluto in punto di morte dalla regina Maria Cristina di Savoia,di cui appunto prende il nome, per ospitare le piccole orfane del paese e consentire loro una giusta istruzione.
Continuo il mio cammino lungo la strada principale, Via Nazionale delle Puglie, la quale, al momento della sua apertura nel 1757, fu fonte di una grande crescita economica del paese, in quanto si andò a creare un collegamento diretto con la Città di Napoli.
È nella zona Cardinale che ci sono altre testimonianze di storia, tal volta quasi dimenticate, ma che fanno onore al paese. Difatti, adiacente alla piazza che fiancheggia la chiesa Maria Santissima del Carmine e San Liberatore, vi è il Palazzo Aragonese o del Cardinale, luogo che per qualche tempo ospitò le reliquie di San Gennaro, prima della definitiva traslazione nel Duomo di Napoli. L’edificio fu voluto da Giovanni d’Aragona, il Cardinale che nel 1466 divenne proprietario di Mugnano; è per lui che il nome completo del paese divenne quello odierno.
Sedersi e contemplare ciò che ci circonda è quello che dovremmo fare tutti un po’ più spesso, perché talvolta dimentichiamo e non valorizziamo quello che è il nostro patrimonio artistico e culturale, che può invece offrirci la straordinaria opportunità di far conoscere le nostre radici.
Mio compito dunque è quello di condurvi nella mia terra, in questa mia piccola grande realtà e, se ne avrete il piacere, ve ne farò gustare i colori, gli odori, i sapori e l’aria di festa.
Il Forum Giovanile di Mugnano del Cardinale nasce da un gruppo di ragazzi uniti dalla passione, dall’amore e dalla stessa voglia di rivalutare ed esaltare la propria terra.
Mugnano del Cardinale è un piccolo paesino in una valle di soli 6000 abitanti, con tante tradizioni folkloristiche, religiose e gastronomiche.
Racconteremo l’immensa bellezza del nostro paese trasportandovi nella sua storia in attesa di farvela vivere dal vivo.