
Seconda puntata di Outsider in Carife.
Oggi parleremo con un altro caro amico che ci racconterà le sue impressioni su Carife.
L’obiettivo che mi propongo è quello di scandagliare aspetti del nostro territorio attraverso un punto di vista esterno ponendo al centro lo scambio di idee, suggestioni e stimoli sempre nuovi!
La cortesia sta nelle piccole cose
Bentrovato, e grazie di aver accettato l’intervista!
Raccontami un po’ della prima volta che sei stato a Carife… cosa ricordi?
Mi pare fosse nell’estate 2006, per un festival estivo dedicato alla musica emergente della zona. Allora cantavo in un gruppo messo su con alcuni amici, in quegli anni c’erano un certo fermento e voglia di proporre le proprie cose, indipendentemente dal livello (perlopiù ci si divertiva, non molti hanno continuato a suonare). Fu una bella esperienza, non eravamo tanti ma si creò una certa complicità. Il palco era montato su una strada del paese, da allora sono tornato a più riprese, ricordo di aver avuto subito una buona impressione.
Non essere tanti è spesso una caratteristica determinante dei nostri piccoli borghi ma è bello pensare che nonostante ciò si sia creata una bella sintonia.
Se ti chiedessi di descrivere Carife con tre aggettivi, cosa diresti del paese?
Per gli aggettivi mi viene da pensare alla gentilezza degli abitanti, direi quindi che è accogliente. Poi c’è un’aria buona, pulita, e questo potrebbe essere il secondo. Infine ha bei paesaggi e, vista nell’insieme, è aggraziata.
L’aria buona è una costante per fortuna, infatti ne abbiamo parlato anche nella scorsa intervista (per chi se la fosse persa https://www.irpiniaworld.it/outsider-in-carife/).
Parliamo un po’ dei Carifani, che ci dici di noi?
I Carifani con cui mi sono interfacciato sono stati sempre cortesi. Te ne accorgi dalle piccole cose, da qualche dolce aggiunto in regalo a quelli che acquisti in pasticceria a un bicchiere d’amaro riempito fino all’orlo. Credo che siano caratteristiche piuttosto comuni dalle nostre parti, però fa sempre piacere ritrovarle, aiuta a riconoscersi.
Sono d’accordo. Ri-conoscersi è davvero fondamentale! Specie quando si parla di piccole comunità
Su cosa dovrebbero soffermarsi gli avventori che decidono di venire a visitare la nostra piccola comunità?
Prima di tutto direi di guardarsi intorno, di cercare la bellezza in una veduta sul verde dell’Irpinia o nei vicoli, nelle stradine. Poi di informarsi sulla storia locale, di visitare il museo. E infine d’assaggiare qualche prodotto locale.
Grazie mille, ti aspettiamo alla prossima con il bicchiere riempito rigorosamente fino all’orlo!

Blogger Carife. Sociologa. Vivo in Irpinia da tutta la vita ma mi sono concessa una parentesi universitaria a Firenze. Da quando ho deciso di tornare uno dei miei obiettivi è cercare diffondere le cose belle che il mio paese può offrire e raccontarle nel modo migliore che posso.
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