
Articolo altamente goloso: potrebbe causare attacchi di fame improvvisi! Oggi vi parlo dei prodotti tipici di Greci, vi verrà l’acquolina e non vi resterà altro che raggiungerci per associare alle parole la bontà di questi sapori unici e genuini.
Siete pronti? Iniziamo con il caciocavallo-"gazgavali"
Il territorio di Greci gode di un’ottima fertilità, perciò notevoli sono le colture cerealicole e le attività zootecniche, dalle quali si ottengono prodotti caseari, fra cui re assoluto e indiscusso è il caciocavallo: fresco, stagionato, sulla piastra, impiccato, è buono in qualsiasi modo. L’immagine sottostante vi mostra alcuni passaggi per arrivare al prodotto finito: si inizia con lo scaldare il latte ad una temperatura di circa 35/40 gradi, poi si aggiunge il siero ed il caglio e si mescola il tutto. Si procede a tagliare la cagliata e a lavorarla fino ad ottenere un impasto compatto. Dopo aver fatto altri precisi passaggi, entrano in gioco le mani che daranno energicamente la forma al nostro caciocavallo.

Le mozzarelle e la ricotta -"skamuca e gjizë"
Rinomate sono le nostre mozzarelle e la ricotta, vi accorgerete già dal profumo che si tratta di prelibatezze rare, e quando addenterete la sostanza non potrete più farne a meno! In paese ci sono ancora delle famiglie che si impegnano per farci gustare prodotti puri e la loro soddisfazione nel vedere il prodotto finito, dopo aver allevato con cura il bestiame, non ha prezzo! Oltre ad alcune aziende locali, rinomato è anche il nostro caseificio “La Perla di Greci”.
Pancotto- "Buka a ziar"
Piatto molto gustoso che qui a Greci, di solito, prepariamo con le cime di “mammarella” (broccolo di rapa selvatica); inoltre ciò che ci serve per la preparazione è il pane casereccio raffermo, l’olio e un po’ di sale. Potete ammirare questa bontà nella foto in evidenza, è posizionato proprio al centro. Spesso viene servito direttamente nella pagnotta di pane, ed è ancora più saporito!
Frittata con cime di vitalba - "frëtata ma maljt a kurprit"
Vi rimando sempre alla prima immagine, è l’ultima del collage. Il particolare di questa frittata sono proprio le cime di vitalba, erba di campo che abbonda sul territorio.
Polenta- "ndromsat"
Piatto antichissimo a base di farina di mais, in passato alimento della cucina povera. La prepariamo oggi per avere un sapore più intenso e gustoso, anche al sugo, con la carne di maiale o di vitello.
Spezzatino con verdura e agnello-"spëcat ma lakra e mish qengji"
Si cucina di solito con la cicoria selvatica, che si raccoglie nei nostri campi. La preparazione in un tegame di terracotta rende il sapore più buono.
Pizza piena- "pica qena"
E’ un dolce delizioso, con ripieno di ricotta, zucchero, uova e un po’ di liquore Strega, ricoperto da una sfoglia che s’impasta con la sugna.
Cickuet-"çiçkueti"

E’ tradizione preparare il grano cotto il 2 novembre e distribuirlo davanti al cimitero in suffragio dei defunti. La sera prima si mette in ammollo il grano e il granturco. Il giorno dopo si scola e si trasferisce in un pentolone con tanta acqua. Si fa bollire a fuoco lento fin quando non si cuoce e una volta terminata la cottura si aggiunge a piacere lo zucchero, il miele o il vin cotto.
"Petuat"
Tipico dolce natalizio che si prepara con farina, patate bollite e schiacciate a purea, un po’ di sale e il lievito. Si versano questi ingredienti in una zuppiera, con dell’acqua tiepida, si amalgama il tutto e si lavora il composto fin quando si formano delle bolle. Si lascia lievitare, e una volta cresciuto, se ne prendono delle cucchiaiate e si fanno soffriggere in olio bollente. Le frittelle ottenute si mangiano condite con zucchero e miele. Sono la prima foto in basso nell’immagine in alto.
La bambola e il cestino- "nusja e panari"

Ciò che rende speciale la tradizione grecese nel periodo pasquale, è la preparazione di questi dolci in pasta frolla. La prima, “nusja”, una bambolina realizzata per le bambine, il secondo, “panari”, per i maschietti. Le uova intere con il guscio si dice che portino fortuna.
Pizza con farina di granturco-"Muzhela"
Dolce per eccellenza. Tra gli ingredienti ritroviamo la farina gialla, l’uva, lo zucchero, la sugna, il lievito e il latte. Dolce tipico, tipico e molto saporito, un pezzo tira l’altro! E’ la prima immagine del collage!
Cicatielli- "çikatielat"
Menzione particolare va fatta per i nostri cicatielli, pasta corta lavorata a mano con acqua e farina. Trovo che ci sia qualcosa di magico in quel movimento delle dita. Poesia pura, di antichissime origini, è a mio parere uno dei formati di pasta più buono in assoluto.
Olio-"valjit"
Si estendono sul territorio anche vasti oliveti di una sottospecie tipica, i cui prodotti sono destinati all’estrazione di olio extravergine d’oliva.
Come avrete notato, qualche pietanza che vi ho elencato non è solo grecese, si trova anche qui nella sua versione rivisitata grazie alle influenze delle regioni vicine.
Alcuni di questi prodotti a base di mais, grano e farina, si possono degustare alla sagra della pannocchia, che in genere si tiene intorno al 20 agosto; i primi che vi ho elencato invece, alla sagra del caciocavallo che si svolge nello stesso periodo. Per ulteriori dettagli, approfondirò il tema sagre nei prossimi articoli.
Autore: Nicoletta Rosalbo

Blogger Greci. Siamo un gruppo di ragazzi di età e professioni diverse, con una grande cosa in comune: l’amore per il nostro piccolo, ma splendido paese. Speriamo di incuriosirvi con i nostri racconti e condurvi prima con il cuore e poi con il corpo qui da noi. Scoprirete una piccola oasi di paradiso!
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Sono anch’io nativa di Greci e mi ha fatto molto piacere riscoprire alcune ricette tradizionali che purtroppo si erano perse negli anni. Mi ricordo tra i dolci, anche dei biscotti fatti col miele, qualcuno mi darebbe la ricetta?