Era il 2002 quando, da circa un anno, ero stato eletto consigliere comunale e, anche se sedevo nelle file dell’opposizione, avevo tanta voglia di dare il mio contributo per rendere il mio paesello un posto più vivibile. In quegli anni Aiello del Sabato viveva ancora di una brutta reputazione, legata ad una pagina storica di cui poche realtà ne furono immuni, mi riferisco allo spaccio e al consumo di droga sul nostro territorio, che si si è portato via un po’ dei nostri giovani e non solo. Mi capitava quando andavo in giro al di fuori del mio territorio e incontravo qualche persona, dopo le dovute presentazioni, alla domanda di dove fossi io rispondevo: “di Aiello del Sabato!” e in molti casi chi chiedeva mostrava delusione sul volto e il più delle volte esprimeva dei pessimi commenti.
Stanco di questa situazione e consapevole che Aiello non era assolutamente solo droga ma tanto altro, pensai che si dovesse fare qualcosa per far conoscere anche un’altra faccia del mio paese. Da poco tempo lavoravo in un’azienda vitivinicola ma in me crebbe da subito la passione per il buon vino, spesso partecipavo ad eventi enogastronomici e compresi che erano un grande potenziale attrattivo, anche se, la maggiore di essi erano solo un movimento di massa in cui si beveva e mangiava senza comprendere nulla. Tra i tanti vini di qualità che ci donava il nostro territorio mi appassionai maggiormente al fiano “Ancora oggi” che nell’anno seguente sarebbe divenuto fiano di Avellino DOCG.
A quei tempi si partecipava alle manifestazioni di Taurasi per l’esaltazione dell’aglianico e del taurasi, a quelle di Tufo per il grande greco o a quelle nel Sannio per la grande eleganza della falanghina, ma non era stata ideato ancora nessun evento per il fiano nonostante il suo grande potenziale. Un mio carissimo amico di Cesinali, Luca Cerreta, grande appassionato di musica rock mi tartassava con la sua voglia di fare un festival per giovani artisti rock, ed è a quel punto che partì l’idea, insieme a lui, di creare un evento musicale unitamente ad un appuntamento enogastronomico e dal quel connubio nacque il “Fiano Music Festival”. Io mi occupai della parte enogastronomica e non volevo che fosse la solita sagra, ma doveva offrire ai visitatori un percorso sensoriale che era sconosciuto nelle nostre zone al fine far conoscere un’altra Aiello.
La prima edizione del “Fiano Music Festival”, svoltasi in località Sabina, nei giardini dell’ex edificio scolastico, partì veramente con risorse misere ma è stato fondamentale il coinvolgimento di tanta gente che si è subito appassionata all’evento aiutando come poteva. Fu determinante anche la collaborazione con quella che allora era la Comunità Montana Serinese-Solofrana e con le quattro cantine: “I Favati”, “del Nonno”, “Barone” e “Dedicato a Marianna”, che compresero la novità, la freschezza dell’idea e parteciparono senza indugi. Fu veramente emozionante vedere tanti compaesani e non girare per gli stand con un bicchiere di vetro in mano mentre degustavano del fiano e soprattutto ascoltare i commenti di piacevole stupore di questo nuovo modo di fare enogastronomia. Dopo il grande successo della prima edizione fu subito palese che per la prossima sarebbero serviti spazi più grandi e ancora più suggestivi che il nostro paese poteva mettere a disposizione.
Da lì l’idea di spostare l’evento alla frazione Tavernola, nei giardini e nelle sale del piano terra di “Villa Preziosi”, a questo punto anche l’Amministrazione Comunale capì l’importanza della manifestazione e raccolse i fondi necessari su tutto il territorio regionale. Nella seconda edizione del F.M.F. la cornice musicale fu lasciata agli interpreti di musica popolare, credendo fossero un positivo attrattore, da quattro aziende vinicole si passò facilmente a circa quindici. In tutta sincerità, per me fu una delle peggiori edizioni, poiché arrivò tantissima gente e fummo abbastanza impreparati.
La svolta decisiva si ebbe con la terza edizione in quanto ero carico come non mai e forte di aver creato un folto numero di persone che apportavano idee, soluzioni ma soprattutto tantissima energia positiva, che fu la linfa vitale di quella manifestazione e ragazzi e ragazze di Aiello e di Cesinali, persone che si erano conosciute in quel momento, nonostante abbitassero a due passi, erano tutti insieme appassionatamente per un unico scopo: realizzare una cosa bella e divertirsi.
La terza edizione si svolse alla località San Raffaele presso “Villa Lina”. La prima novità fu quella di introdurre, insieme all’amico Luca Roseto, la musica jazz, con la presenza di artisti nazionali e internazionali, che rendeva il tutto più elegante e armonioso ma fungeva anche da filtro per la parte delle persone poco interessate al vino. Furono introdotte anche altre novità come degustazioni guidate, convegni, presentazioni di giovani scrittori, pittori, per creare un contenitore completo di tutto. Furono decine le aziende vinicole e non coinvolte a partecipare, dalla più grande e blasonata alla più piccola e poco conosciuta, dando a tutte la stessa visibilità, convinti del fatto che tutti hanno un potenziale e sarà il consumatore a decidere e valutare.
Devo dire che da lì in poi fu un successo dopo l’altro, forti del fatto che eravamo capaci di metterci continuamente in discussione e di cercare di offrire ai tanti visitatori, che ormai giungevano da tutta la regione ed oltre, sempre cose nuove e stimolanti cercando di coinvolgere tutta la nostra bella provincia con le sue eccellenze migliori creando un’unica vetrina enogastronomica. Sono orgoglioso di aver organizzato e diretto il “Fiano Music Festival” fino alla settima edizione svoltasi a “ Villa Preziosi”, il ricordo più bello e vivo in me è quello della soddisfazione di tanti visitatori che andavano via contenti di aver preso parte ad un evento bello e senza eguali ma soprattutto il ricordo indelebile in me è quello di tantissimi sguardi, emozioni, risate, semplici gesta di tutta la squadra che lavorava, soffriva e rideva insieme a me.
Autore: Emilio Tarantino
Blogger Forum Comunale dei giovani di Aiello del Sabato, siamo un gruppo di ragazzi con la voglia di partecipare attivamente alla vita politica e sociale del nostro paese. La nostra idea è quella di realizzare uno spazio di confronto e di crescita territoriale per la comunità di Aiello del Sabato in cui giovani e meno giovani si confrontano e condividono le proprie esperienze. Cerchiamo di coinvolgere sempre più giovani affinché prendano parte alle iniziative sociali e di tenere in vita le tradizioni proprie del nostro territorio.
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