Villanova del Battista

Villanova del Battista: uno sguardo oltre i confini

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Villanova del Battista
Foto di ANGELO SILANO MC

Irpinia World. Giovani irpini e l’amore per la propria terra. Un viaggio unico, un’ “esperienza magica”, in un mondo fantastico, l’Irpinia.

Un amore senza confini

È una cartolina, l’Irpinia.
Chiede di essere ammirata, scoperta, raccontata, conosciuta. Tutto è fermo, silenzioso, immobile, ma ogni giorno puoi scoprire qualcosa di nuovo, di diverso. Qualcosa che non troverai da nessun’altra parte, se non negli occhi di guarda. Ed in questo immenso paradiso, un piccolo paesino ne fa parte, Villanova del Battista, o meglio ancora “l’antica Polcarino”.

Circondata da una campagna incantevole con alture che variano dagli 800 ai 300 metri, Villanova, ospita una vista panoramica mozzafiato che consente di perdersi negli orizzonti dei territori circostanti.

Qui, la relatività del tempo abbandona la mente di chi passeggia, di chi si perde con lo sguardo in un posto a tratti surreale, dove la quiete si fonde con il fruscio del vento che gioca tra le foglie degli alberi.

Ogni giorno, i colori del tramonto si trasformano in una tela sempre nuova, che si illumina al calar della notte.

Alla ricerca dell'identità perduta

Villanova arco degli schiavioni
Foto di Angelo Silano MC - Arco degli Schiavoni - MUMUT

Scrisse Ottaviano Silano: […]Na vota si chiamava Pulcherino e prim’ancora si riceva Palumbino. Strurièrono questa terra tirramoti e uerre, ma Albanisi e Scavuni la facierono nova e ra tanne si chiama Villanova. Nu nome nuovo pi’ na terr’antica, ra sempre canercia cu chi la fatica; terra amara, terra amata, terra cara, terra uriàta,ma sempre risiderata pure ra quiri che l’hanno abbandonata […]

La storia di Villanova è molto tormentata. Troppe volte vittima di una furia cieca e buia:guerre, invasioni, infiniti terremoti hanno costantemente distrutto la memoria di questo posto. Ma la tenacia della mia gente, la forza di ripartire, di ricominciare hanno fatto sì che questo posto non venisse mai abbandonato. Numerose sono state le ricerche sulla nostra identità, la nostra storia, le nostre origini: pochi scritti tra loro contrastanti hanno dato vita a svariate ipotesi sulla discendenza della nostra gente. Il maestro e giornalista Giuseppe Iorizzo (1857-1930) soleva autodefinirsi “Libero figlio di slavo paese”.

Discendiamo dall’Albania, dalla Romania o dalla Dalmazia? È pressoché costante il continuo riferimento al popolo degli Schiavoni che invasero le nostre terre e le prove scritte ne danno conferma.

Ampio è stato il dibattito su un altro interrogativo: Villanova è l’antica Polcarino, Pulcherino o Palumbium/Palumbinum? Storici e studiosi mi aiuteranno in questo arduo percorso di conoscenza del mio piccolo borgo.Usi, costumi, tradizioni ancorate e dimenticate, piccoli dettagli, storie, racconti, leggende e magia. Un viaggio tra passato, presente e futuro che possa dare la dovuta importanza a un piccolo lembo di questa cara Irpinia e che possa suscitare in voi lettori la curiosità di viverla, vederla, sentirla. Almeno una volta.

Buon viaggio a tutti noi.

Villanova Giglio
Foto di Angelo Silano MC - Giglio
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