Vino Aglianico

Il vino, compagno e consolatore: tra i vitigni di Grottolella

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Vino Aglianico
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‘Il vino è il più certo, e (senza paragone) il più efficace consolatore’ diceva Leopardi. Compagno di tavola per eccellenza, il nettare di Bacco é senz’altro la bevanda più antica e apprezzata al mondo, e l’arte della viticoltura si tramanda dal Neolitico ed ancora oggi si evolve, alla ricerca della sperimentazione di nuovi gusti e tecniche di produzione.

L’Irpinia ha sempre rappresentato un punto di forza per la presenza di una ricca produzione vinicola a livello nazionale, con la produzione di quattro prestigiosi vini: l’Aglianico, il Taurasi, il Greco di Tufo e il Fiano di Avellino. Questi vini, oltre ad essere riconosciuti come DOC e DOCG, rappresentano un concetto di identità del territorio irpino.
Grottolella gode di una produzione vinicola d’eccellenza, complice la presenza di fattori ambientali e climatici che permettono la coltura di vitigni dai quali derivano vini rinomati.

Oggi incontriamo Sergio Spiniello, produttore, enologo e proprietario di una delle cantine vinicole locali, la Cantina Crypta Castagnara, ubicata nel piccolo comune Irpino.

“Grottolella rientra nell’areale del Fiano DOCG ed è un territorio molto vocato per la produzione di vini pregiati, grazie soprattutto alla sua altitudine, che si aggira intorno ai 500 m s.l.m., e per la presenza di distese soleggiate e particolarmente ventilate. Tra le uve tipiche del territorio Grottolellese che meritano di essere citate rientra sicuramente l’Aglianichiello di Grottolella, considerato già nel 1891 da Sannino tra le migliori uve irpine, caratterizzata da un grappolo spargolo e tipica di quei terreni argillosi e calcarei, denominati ‘terra forte’. Altro vitigno proprio del territorio comunale è lo Sciascinoso, dall’acino grande e coltivato in terreni sciolti, dal quale deriva un rosso leggero e frizzantino. Entrambe le tipologie di vino sono andate col tempo scomparendo e la loro produzione è andata scemando, lasciando il posto alla viticoltura di uve privilegiate come il Fiano di Avellino.”

Fiano
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Sergio ci spiega infatti che una delle maggiori produzioni vitivinicole è proprio quella del Fiano di Avellino, un vino che si ottiene dal vitigno omonimo, il cui nome deriva dal latino” Vitis Apiana” in quanto le api sono attratte particolarmente dalla dolcezza di queste uve. E Grottolella é proprio uno dei pochi comuni autorizzati alla coltivazione e produzione di Fiano di Avellino DOCG.

“Ciò che differenzia i vini prodotti con uve coltivate nel nostro territorio é soprattutto il sito, fondamentale per la produzione di vini pregiati: uno dei migliori siti presenti sul suolo comunale di Grottolella é località Carrara, sia per la sua esposizione al sole e al vento sia per la tipologia di terreno. Oltre che dal sito chiaramente la qualità del vino dipende dalla varietà dell’uva utilizzata nella produzione e dalla lavorazione in cantina.”

Tra le rivisitazioni in chiave locale dei tipici vini dell’Irpinia troviamo il Cretazzone, di produzione Crypta Castagnara, un Aglianico dal gusto più morbido per effetto di un appassimento leggero delle uve di produzione, che subiscono una disidratazione parziale e che rendono il prodotto più piacevole e amabile.

Vitigno Grottolellese
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E’ grazie ad aziende come questa, che valorizzano le produzioni locali, che il piccolo borgo irpino è conosciuto e rinomato in tutta Italia.

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