In questa sezione abbiamo creato la lista dei luoghi da visitare nella Valle Ufita – Baronia. Questa lista è stata creata consultando il portale TripAdvisor e viene aggiornata periodicamente.
Luoghi da visitare nella Valle Ufita - Baronia
1. Castello Normanno
Il castello normanno di Ariano Irpino sorge sulla sommità dell’omonimo colle a un’altitudine di 811 m, nella parte più alta e panoramica del territorio cittadino. Edificata in una posizione strategica e di difficile accesso, crocevia tra l’Irpinia, il Sannio e la Puglia, la fortezza domina infatti le valli dell’Ufita, del Miscano e del Cervaro. Come risulta dai documenti pervenuti fino ai giorni nostri, la sua funzione non era tanto quella di proteggere la città da eventuali attacchi provenienti dalle zone limitrofe, quanto piuttosto quella di ergersi a baluardo per sostenere un assedio in caso di guerra, fungendo così da freno a un’eventuale invasione nemica.
2. Parco Archeologico Aeclanum
Aeclanum (o anche Aeculanum) era una città romana situata presso l’attuale località Passo di Mirabella Eclano, in provincia di Avellino. Gli scavi archeologici condotti nel corso del XX secolo hanno permesso di rinvenire, oltre a copiosi resti della città romana, anche tracce di una frequentazione sannitica del sito antecedente alla colonizzazione romana.
3. Santuario della Madonna di Valleluongo
Il santuario della Madonna di Valleluogo è un santuario mariano ubicato circa 3 km a nord-ovest del centro abitato di Ariano Irpino, nell’Appennino campano. La chiesa sorge presso un ruscello in una vallata ricca di alberi secolari, a un’altitudine di 530 m. Il nome originario dell’edificio religioso era Sancta Maria belli loci (letteralmente Santa Maria del bel luogo), poi alteratosi in “Santa Maria di Valleluogo”; tuttavia, a decorrere dal 1957, la denominazione ufficiale nell’ambito della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia cui appartiene è santuario Salus Infirmorum (“Salute degli Infermi”).
4. Centro storico di Zungoli
Chiese e palazzi nobiliari sono disseminati nel centro della cittadina di Zungoli. La Chiesa madre di Santa Maria Assunta, ricostruita dopo il sisma del 1930, conserva dipinti, statue lignee e una fonte battesimale interessante; Chiesa di San Nicola custodisce un organo e cinque quadri ospitati dal 1962, anno di un altro sommovimento tellurico; la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, abbandonata dai Padri Servi di Maria a seguito della peste del 1656, fu recuperata in seguito e ora conserva una statua della Madonna di Costantinopoli. Si distinguono i palazzi Annicchiarico Petruzzelli, Jannuzzi e Caputi.
5. Basilica di Santa Maria Assunta
La chiesa di Santa Maria Assunta è il duomo di Ariano Irpino, cattedrale della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia. La cattedrale è intitolata a Maria Santissima Assunta in cielo, la cui statua poggia sul portale centrale della facciata; altre due statue, quella di sant’Ottone Frangipane (patrono della città e della diocesi) e quella di sant’Elzearo da Sabrano (compatrono) poggiano invece sui portali laterali. Riconosciuta per legge come monumento nazionale, nel 1984 è stata elevata da Giovanni Paolo II alla dignità di basilica minore.
6. Castello dei Susanna
Risalgono presumibilmente all’XI secolo le origini della fortezza, edificata con il proposito di difendere l’area dalle incursioni bizantine. In origine, il castello era fornito di quattro torri cilindriche poste agli angoli, ma ne rimangono solo tre perché una venne distrutta da un forte terremoto nel 1456. La facciata dell’edificio è possente, lunga 30 metri e alta 14; nel tempo la costruzione è andata soggetta a mutamenti con lo scopo di trasformarla in abitazione civile, e oggi è abitata dai marchesi Susanna di Sant’Eligio.
7. Museo dei Castelli
Le stanze del maniero di Casalbore ospitano, dal 2013, il Museo dei Castelli, un percorso didattico – espositivo dedicato ai castelli e alle fortificazioni della provincia di Avellino. Il Museo è nato grazie alla collaborazione tra l’associazione Terre di Campania e il comune di Casalbore e ospita al suo interno un laboratorio didattico dedicato al mondo dei castelli e del Medioevo.
8. Fontana del Re
Costruita nel 1606 su progetto di Scípione Galluccio e Andrea Insano, artigiani di Cava de’ Tirreni, lungo la Nazionale delle Puglie, è la monumentale Fontana del Re, restaurata nella prima metà del XVIII secolo, durante il regno di Carlo III di Borbone. Realizzata con blocchi di calcare bianco scolpito, la fontana, in stile barocco, mostra ai lati due obelischi di forma tronco-piramidale allungata con sulla facciata centrale, limitata alla base da ampie volute, due lesene architettoniche in stile dorico che definiscono uno spazio su cui sonoscolpiti a rilievo stemma e simboli borbonici.
9. Castello Pignatelli
Costruito nel punto più alto del paese, il castello ducale Pignatelli prende il nome dagli ultimi suoi feudatari, i duchi Pignatelli di Montecalvo. Il castello, costruito probabilmente sui resti di un precedente fortilizio romano, viene menzionato per la prima volta nella Cronaca di Alessandro Telesino, in cui si apprende che, nel 1137, Ruggero II si accampò «a pié del castello di Montecalvo», durante il suo viaggio in direzione di Paduli. Dell’originario impianto del castello non rimane traccia a causa del terremoto del 1456. Le strutture oggi visibili, oggetto di un recente e profondo restauro, risalgono alla ricostruzione effettuata dalla famiglia Pignatelli e poi da quella dei Carafa.
10. Torre Aragonese
Nel punto più alto dell’abitato di Pietradefusi svetta una torre difensiva a pianta quadrangolare e alta 11 metri. La torre venne realizzata nel 1431 su ordine del feudatario locale Giacomo de Tocco e fungeva da punto di raccolta della popolazione in caso di invasioni e saccheggi, oltre che da fortezza signorile. Dell’originaria struttura, oggi restaurata, rimangono solo le strutture di base, erette sulla roccia viva.
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