i biancovestiti di lauro

Tra il profumo d’incenso, l’emozione dei Biancovestiti e le fragranze dei forni a legna

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i biancovestiti di lauro
Fonte: fb @Intelligo promotion

Sembra ieri che scrivevo del Natale e già è giunta la Pasqua, faccio quasi fatica a realizzare e ad orientarmi tra le pieghe di questo tempo immobile e statico, in cui i giorni, pur susseguendosi a ritmi vertiginosi, sembrano così spaventosamente identici!

Rileggendo qualche settimana fa “l’Alchimista” di Paulo Coelho mi soffermai sulla seguente frase: “Quando tutti i giorni diventano uguali è perché non ci si accorge più delle cose belle che capitano nella vita ogni qualvolta il sole attraversa il cielo!”

Ed è vero. In un periodo di inerzia e paura abbiamo bisogno di riscoprire la bellezza delle piccole cose e … non v’è momento migliore

giovedì santo lauro
Scatto di Tilde Schiavone

la settimana santa a lauro

La Pasqua è la solennità su cui si basa la fede cristiana e la settimana santa,  soprattutto nel nostro Sud, è scandita  dai riti religiosi, da tradizioni culinarie e folclore che spesso si differenziano non solo da regione a regione o da provincia a provincia … ma addirittura da territorio a territorio.

Io sono nata e vissuta qui, in questo verde lembo di terra ricco di storia e ne amo sì la quotidianità ma soprattutto gli intervalli solenni, fatti di riflessione, partecipazione ma anche di momenti ricreativi.

Vi racconterò dunque  la Pasqua di Lauro che oscilla tra il profumo d’incenso, l’emozione dei Biancovestiti  e le fragranze dei forni a legna.

altare della reposizione fontenovella
Scatto di Tilde Schiavone

il giovedì santo

E’ una giornata densa di significato religioso e di tradizione. Il paese si sveglia presto e va a dormire tardi  vivendo appieno il senso, le emozioni e gli odori del giovedì santo.

Al mattino le massaie sono totalmente immerse nella preparazione di sua regalità la pastiera (in realtà parliamo al plurale … in questo luogo le pastiere vengono preparate in quantità industriale ), i forni verso le 11.00 cominciano a fumare diffondendo l’odore di legna bruciata, odore che nel giro di un paio d’ore lascerà il posto ad un profumo ben più piacevole, quello dei fiori e del grano che inonderà il borgo, le case, i vestiti … i pensieri!

Intanto nelle chiese ci si dedica alla preparazione degli Altari della Reposizione addobbati con semi di grano germogliati al buio che simboleggiano il passaggio di Gesù dalle tenebre della morte alla luce della Resurrezione …

tavola dei 12 apostoli fontenovella
Scatto di @Ferdinando Mercogliano

in coena domini

Giunge la sera e la Chiesa dell’Annunciazione è pronta a commemorare l’istituzione dell’Eucarestia. La lunga celebrazione “In Coena Domini” inizia  alle 20.00,  dodici anziani nel loro camice bianco raffigurano gli apostoli nell’atto di accogliere l’ultimo e più significativo comandamento di Gesù.

Al Gloria suonano le campane che resteranno poi mute fino al momento della Resurrezione. Al termine della celebrazione verranno benedetti i pani distribuiti poi ai fedeli e i tortani che insieme alle aringhe sono destinati agli ‘apostoli’ e al prete.

Dopo il canto “Rabbí” dinanzi al Santissimo, cala il silenzio, l’altare è denudato … e a mezzanotte circa, terminata la veglia comunitaria, ognuno torna presso la propria abitazione per riposare qualche ora sapendo che all’alba del venerdì santo comincerà il pellegrinaggio dei biancovestiti.

venerdì santo lauro
Scatto di Tilde Schiavone

il venerdì santo e i biancovestiti

I primi raggi di sole investono il dì funesto, nei paesi del Vallo si odono passi infrangere quel prorompente silenzio che inonderà il “giorno di lutto e pianto” e figure vestite di bianco cominciano, dai propri paesi, il viaggio che le porterà a visitare le chiese del circondario e a cantare, ogni gruppo con la propria triste melodia,  le strofe della Passione composte nel ‘700 da Luigi Antonio Locatelli.

Le strazianti note riecheggiano nell’aria, i Biancovestiti accarezzano col loro pianto le ultime ore terrene del Cristo, il loro cammino che attraversa la notte culminando poi nel dì è metafora della Luce che sovrasta ogni cosa, persino la morte.

Il mesto viaggio dei cantori della Passione si conclude a Lauro, capoluogo del Vallo, dove a partire dalle 11.00 circa ogni “paese” in processione, preceduto dal corteo di figuranti che inscena il doloroso cammino di Gesù verso il Golgota, percorre Corso Lancellotti sostando prima all’esterno della Chiesa del Carmine e poi dinanzi all’altare per l’ultimo canto.

A sera poi, dopo i riti della croce, il lamento dei Biancovestiti accompagnerà la processione di Cristo Morto e ogni gruppo commemorerà il luttuoso evento attraverso le strade della propria località.

Lauro, pastiere di maccheroni
Scatto di Tilde Schiavone

sabato santo

Il sabato è giorno di attesa e le lacrime del venerdì santo lasciano il posto alla speranza.

I forni a legna intanto riprendono a fumare: è tempo di pastiere … stavolta non di grano ma di maccheroni. Le massaie si dedicano alla preparazione della succulenta pietanza realizzata con  una quantità infinita di uova, con sugna, pecorino grattugiato, pepe e bucatini che, insieme ai salumi paesani caratterizzerà il pranzo.

Di sera, con la Veglia, le campane riprendono il suono festoso … è giubilo, è gioia, è Pasqua! Ed ecco che ogni cosa ha un senso: la notte … il giorno, il buio, la luce,  il grano, le uova, i colori, il profumo dei fiori!

E’ tempo di rinascita, è tempo di primavera e di vita!

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