Oggi per Irpinia World vi porto alla scoperta di un monumento incantevole e fuori dal comune, che si trova all’interno della Chiesa Santa Maria Assunta di Bagnoli Irpino. Si tratta del Coro Ligneo di Bagnoli Irpino, dichiarato monumento nazionale nel 1912, che forse non ha bisogno di presentazione, ma cercherò di presentarlo in maniera semplice, con un po’ anche di rammarico per chi ancora non l’ha scoperto. L’idea mi è venuta soprattutto sfogliando alcuni libri storici del paese, colmi di indicazione e di racconti che sono una fonte attendibile per il nostro tempo.
Uno dei capolavori di Bagnoli Irpino
Si tratta di un capolavoro di scultura, un intaglio nel legno di noce nazionale che è unico nel suo genere e questo non lo dicono i bagnolesi, ma soprattutto gli esperti. È datato 1652-1657, costruito e creato dagli artisti bagnolesi Scipione Infante, GianDomenico Vecchia, GiovanAngelo Vecchia e Iacopo Bonavita da Lauro, detto “Il Capoccia”.
Ho voluto citarli tutti per dare loro l’importanza che meritano, anche perché molto spesso si conosce l’opera e non il creatore. Come spesso accade, il racconto di una storia parte quasi sempre da una tragedia: nel 1651 scoppio un incendio nella Chiesa Madre di Bagnoli Irpino e tutta la popolazione si dedicò anima e corpo alla ricostruzione.
Con l’incendio era scomparso anche il vecchio coro e così al momento della ricostruzione gli addetti ai lavori optarono per una nuova veste del coro che poi è quella che vediamo oggi e che entusiasma i visitatori. Furono anni terribili quelli in cui il Coro Ligneo vide la luce, con fasi di lavorazioni alterne, la peste del 1656 con le migliaia di vittime solo a Bagnoli Irpino. Ma non solo a perdere la vita furono anche gli stessi artisti e per questo non fu terminato.
Le specifiche del Coro Ligneo di Bagnoli Irpino
Dopo il breve racconto di una storia travagliata è doveroso qualche piccola nota specifica che rende onore al tipo di opera e che non fa mai male, proprio perché è un monumento irpino, prima di essere un monumento bagnolese.
È composto da diciannove stalli: dodici per i canonici, sei per gli eddomedari, ed uno, quello centrale, per il vescovo. Nel bassorilievo del XIX stallo è impressa, a fuoco, la data del 1653 e il monogramma di Iocopo Bonavita da Lauro. Il monumento è visitabile ed è situato all’interno della Chiesa Santa Maria Assunta di Bagnoli Irpino. Soprattutto in periodi estivi, vengono organizzate varie visite guidate.
Nelle colonnine degli stalli, in altorilievo, sono riprodotte le scene del Vecchio Testamento, a partire dalla creazione di Adamo; negli specchi, in bassorilievo, sono rappresentate scene del Nuovo Testamento cioè della vita di Gesù Cristo. Mi fermerei qui sulle specifiche perché l’opera a volte raccontata non rende come dovrebbe.
Il Coro Ligneo di Bagnoli Irpino, un Monumento nazionale
Come detto, il Coro Ligneo di Bagnoli Irpino è stato dichiarato monumento nazionale nel 1912, la sua ammirazione arriva dagli anni passati, ma ci sono scene di critici d’arte ed artisti che hanno varcato le porte della Chiesa Madre di Bagnoli Irpino per ammirare l’opera.
I 19 stalli, infatti, hanno lasciato di stucco anche i critici d’arte dei giorni nostri, spesso non inclini alla visita in piccoli paesini nell’entroterra. Venne, ad esempio, Vittorio Sgarbi una sera d’agosto di qualche anno fa, a sorpresa, mentre era in visita al Goleto perché gli avevano detto che a Bagnoli Irpino erano presenti opere di estremo valore.
Il personaggio eclettico che conosciamo, ammirò tra le tante opere che il borgo custodisce anche, il Coro Ligneo di Bagnoli Irpino, che chiese lui stesso di visitare. Ma non solo, volle ritornare qualche mese più tardi con un evento organizzato alla scoperta dei tesori, nascosti e no, del Comune di Bagnoli Irpino, come ad esempio il famosissimo dipinto di Marco Pino da Siena di cui sicuramente parlerò qui prossimamente.
L’invito a visitare il Coro Ligneo di Bagnoli Irpino
A questo punto direi che ci siamo, dopo un’ampia premessa che è stata dovuta, invito tutti alla scoperta del Monumento Nazionale custodito a Bagnoli Irpino, che racconta il Vecchio e Nuovo testamento. Siamo forse in un momento dove il ritorno alla cultura del luogo è di estrema attualità e per questo vi invito a non perdere l’occasione di mostrarsi consapevoli di quello che abbiamo.
Giornalista Pubblicista, caporedattore di Avellino.Zon.it, Ceo della Jonny Q Comunicazione, dj, speaker radiofonico e studente di Lettere Moderne all’Università degli Studi di Salerno. Bagnoli Irpino (Avellino)
Resta aggiornato sulle nostre novità!
Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter e riceverai una mail con gli articoli che più ti interessano!