La leggenda del Pozzo
Come abbiamo accennato nel nostro primo articolo, il santuario di Santa Maria della Misericordia deve la sua fondazione ad una leggenda locale che risale al XII secolo, della quale ci sono due versioni. Secondo la prima, una pastorella, in seguito ad un’apparizione della Vergine, ha tirato fuori dal pozzo un’antica immagine di Santa Maria. Quest’ultima è stata riprodotta ad affresco in un’edicola posta vicino alla sorgente, ancora oggi è possibile osservarla. Sul luogo del ritrovamento è stata costruita la Chiesa, successivamente questa è stata ampliata e restaurata fino alla realizzazione della struttura che possiamo ammirare oggi.
L’altra versione della leggenda racconta che in un periodo in cui ci fu una lotta contro il susseguirsi di apparzioni sacre diversi fedeli nascosero la statua della Madonna da loro venerata nel pozzo, che oggi si trova proprio dietro la chiesa. Per diversi anni sene persero le tracce e quando fu miracolosamente ritrovata le fu edificata una chiesa nei pressi di quel pozzo.
Il "gioiello" fontanarosano
La facciata esterna è tripartita, nella parte centrale domina un imponente portone in legno decorato da bassorilievi. All’interno ritroviamo la tripartizione con un’ampia navata centrale e due laterali più piccole. La prima ospita l’altare maggiore, realizzato con marmi di diversi colori nel 1726. Le altre due presentano altri sei altari, tre per ogni navata laterale. Nella navata di destra abbiamo quelli più antichi, tutti dedicati alla Madonna.
Partendo dall’ingresso, il primo altare è detto “Della Madonna di Costantinopoli” e presenta un quadro raffigurante la Madonna che porge il Bambin Gesù a Sant’Antonio e San Giuseppe.
Il secondo, detto “Trittico della Candelora”, è interamente in legno stuccato e risale al XVII secolo. È costituito da tre nicchie in cui al centro troviamo la Madonna della Vittoria, a destra Sant’Antonio e a sinistra San Biagio.
Il terzo altare è detto “Della Madonna degli Angeli”, sormontato da un meraviglioso dipinto dell’artista napoletano Arnaldo De Lisio, risalente ad inizio ‘900. Dei tre altari sulla sinistra, il primo è dedicato a Santa Filomena e presenta la statua della Santa. Il secondo in passato era dedicato alla Madonna del Rosario, ma oggi presenta tre nicchie ed è detto “Della Madonna d’Aprile”, perché in quella centrale signoreggia la statua della Madonna detta appunto “Di Aprile”, che abitualmente viene trasportata in processione in sostituzione di quella assai delicata della Misericordia. La fanno da vedette, a destra e sinistra, San Vincenzo e San Lorenzo. L’ultimo altare è dedicato a Sant’Alfonso Maria de’ Liguori; questi era un santo molto amato dal popolo locale.
La navata centrale della chiesa, si presenta più alta rispetto alle altre due. Sulle due pareti sono dipinti i 4 evangelisti, verso l’alto, a chiusura con il soffitto, è inserita una cornice in stucchi raffiguranti teste di puttini, che vanno a chiudersi sull’arco trionfale, dove compare lo stemma della fontana con le rose. Sull’altare maggiore è posta una nicchia in marmo che ospita la statua della Madonna della Misericordia, di cui i colori originali purtroppo sono andati perduti. Questa risale al 1100 ed è interamente fatta in stucco. Tra le varie opere che possiamo trovare nel Santuario, esso vanta la presenza di molti affreschi realizzati dal maestro Arnaldo De Lisio, risalenti al 1903-1904.
Ogni anno il santuario attrae centinaia di visitatori; molte coppie lo scelgono come cornice per il giorno del proprio matrimonio. Un vero e proprio gioiello irpino, una perla rara di cui siamo orgogliosi.
L’attuale direttivo del Forum Giovani Fontanarosa è in carica dal 2018 e sin dai primi passi, si è mosso con l’obiettivo di coinvolgere i giovani in attività sociali e culturali, ma anche di avvicinarli il più possibile alla conoscenza del nostro territorio.
In questi anni abbiamo sostenuto progetti ecologici e di volontariato e ci siamo impegnati per creare un ponte di comunicazione tra i ragazzi e l’amministratrice comunale promuovendo dibattiti e facendoci portavoce delle loro iniziative. Tuttavia, la cosa su cui abbiamo riposto maggiore impegno è stata la valorizzazione dell’artigianato locale. Abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa perché vogliamo far scoprire la nostra meravigliosa terra, l’Irpinia, a quanti avranno il piacere di ascoltarci. Daremo il nostro contributo parlandovi di Fontanarosa, dei suoi usi e costumi.