Il Natale è ormai prossimo e il cuore si gonfia di gioia e di emozione poiché non v’è momento dell’anno in cui più forte esplode il senso della famiglia e dell’aggregazione … Soprattutto nel Meridione e in special modo nei nostri paeselli l’atmosfera che precede e pervade il periodo natalizio diventa commovente poesia, poesia che fonde nuovo e antico e che a tratti, in quelle pieghe remote sopravvissute ai decenni e al progresso, diventa magia.
Quest’anno il Natale avrà per tutti un sapore diverso perché privo dei suoi contorni, dei suoi colori e di quel calore umano che forse solo a Natale si riesce così prepotentemente a percepire … sarà tutto un po’ più amaro e grigio ed è per questo che oggi vorrei cercare di riviverne le tappe, i riti, gli istanti e gli eventi, per sentirci tutti un po’ meno soli nella speranza che il prossimo anno riusciremo davvero a fare quello che tanto amiamo: stringerci forte!
Se ne parla ‘ropp Natale
Di questi tempi in genere già il Natale ci è entrato dentro, l’attesa è iniziata e la preparazione è già in sé una festa … forse più intensa del Natale stesso.
Ed è un intervallo intriso di spiritualità e di odori, in cui le menti e gli animi, quasi sgombri da qualsiasi altro proposito o pensiero, sono proiettati verso l’unico obiettivo di inondare il periodo più sentito e “caldo” dell’anno di carezze e soavità in una parentesi dolce e conviviale: “Se ne parla ‘ropp Natale …” … tutto si può posticipare, tutto può aspettare … ma il Natale è sacro e va onorato.
I forni a legna, ancora presenti nei cortili soprattutto delle frazioni e appartenenti anche a più famiglie, radunano decine di massaie che tra una infornata di roccocò e l’altra approfittano per raccontarsi e per ricordare i vecchi tempi.
Essi già hanno cominciato a fumare da qualche giorno e l’intenso odore di arancia e cannella è entrato nelle case, nei vestiti … nell’aria
Gli eventi
Intanto nelle chiese c’è chi prepara il presepe, chi si incontra per le prove dei canti che animeranno la Messa della notte di Natale … chi con i bimbi organizza canti e recite … e chi invece è impegnato nell’organizzazione del Presepe Vivente che da qualche anno arricchisce il Natale di Lauro.
Il Castello Lancellotti già comincia a brillare e a fine dicembre si vestirà di luci, di colori e di magia per raccontare fiabe e dispensare sogni … mentre l’amministrazione comunale provvede ad adornare le strade con le luci d’artista. Nelle sedi associative risuonano le voci, i progetti, le idee … si ode nell’aria la musica e le abitazioni sprigionano un penetrante odore di mandarino che sulla tombola ci sta sempre bene.
La "Focara" di Fontenovella
E giunge la vigila di Natale, il giorno forse più bello di tutto il periodo festivo. La frazione Fontenovella si sveglia all’alba, c’è da rinnovare una secolare tradizione, quella del falò … o focara, come si ama dire qui.
I giovani focaristi che hanno raccolto l’eredità degli avi, sistemano con perizia nella piazzetta del paesello i circa 400 “sarcinielli” che daranno vita ad una enorme piramide in cima alla quale viene posta una sedia di legno… e dalle case cominciano a sentirsi gli odori del Natale, il baccalà fritto e il capitone che generalmente si consumano come spuntino a pranzo, in attesa del gran cenone che oltre alle classiche pietanze a base di pesce, presenterà la pasta al sugo di noci o nocciole ( tipicità del Vallo di Lauro).
Arriva la sera, verso le 19.00 già si è pronti per consumare la cena. Lunghi tavoloni pronti ad ospitare decine di commensali vengono disposti presso la dimora del familiare che ha più spazio.
Ognuno ha il suo compito … chi frigge, chi sparecchia, chi pulisce e chi si diverte a trovar difetti alle pietanze suscitando lo sdegno delle massaie.
Si va con calma, almeno all’inizio, poi si accelera perché c’è la Messa, e a quella della notte di Natale non si può mancare … quando poi cominciano a suonare le campane ci si rende conto di essere in netto ritardo: soprabito e corsa per prendere posto in chiesa.
Verso mezzanotte e trenta, terminato il rito religioso, Fontenovella si popola, “è notte ma pare miezo juorno” … la focara riscalda così una delle notti più magiche e significative di tutto l’ anno e attorno ad essa ci si intrattiene, in un clima di serenità e fratellanza, sottolineato dalla dolce melodia dei brani della Cantata dei Pastori proposti dai giovani dell’Associazione Pro Lauro.
Blogger – Lauro
Sono una persona semplice, amo gli animali, ritengo che non siano loro le bestie; Non amo molto i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; Non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve. Adoro il mare … i tramonti e Napoli …
Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo i nativi americani , la loro spiritualità e la loro cultura … e amo infinitamente la mia Terra, la mia Campania, il mio Sud … la Magna Grecia. Non tollero abusi, razzismo, ignoranza, arroganza e prepotenza … prediligo il dialogo costuttivo ma non mi piace confrontarmi con chi parla senza conoscere gli argomenti di cui discute ostentando la cultura che non ha.
Dai miei interlocutori amo sempre imparare!
Mastico inglese e spagnolo; sono socia delle associazioni Pro Lauro e Fonte Nova
Interessi vari
calcio; lettura; scrittura in poesia e prosa; musica; Passeggiate culturali;
amo la pizza e sono veg
Citazioni preferite: Veritas filia temporis
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