"Piantala": il duplice imperativo dei giovani calitrani

“Piantala”: il duplice imperativo dei giovani calitrani

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"Piantala": il duplice imperativo dei giovani calitrani
Fonte: @piantala.green

Se ci chiedessero di rappresentare l’Irpinia con un colore nessuno potrebbe obiettare sul fatto che questo sia, inevitabilmente , il verde. Tutti i paesi che ne fanno parte si contraddistinguono, e allo stesso tempo si accomunano, per innumerevoli valenze paesaggistiche ed ambientali. Il paesaggio è il nostro valore aggiunto, che la Natura ci ha preservato e donato. Un dono: il termine stesso suggerisce una concessione, un omaggio spontaneo. E se è vero che l’atto del donare non richiede di per sé nulla in cambio, è altrettanto vero che l’atto del ricevere richiede attenzione, cura, premura e gratitudine verso quello stesso dono.

Il futuro nelle nostre azioni

Eppure non sempre e non tutti siamo in grado di essere rispettosi del nostro territorio, del nostro patrimonio, adottando comportamenti responsabili, a partire dai gesti più semplici della nostra quotidianità. In questo modo rischiamo di distruggere ciò che dovrebbe essere, al contrario, valorizzato, senza renderci conto che, al contempo, rischiamo di distruggere noi stessi, poiché noi stessi siamo parte della natura e a scrivere il futuro del nostro territorio sono proprio le nostre azioni.
L’uomo e l’ambiente, infatti, restano uniti in un circolo virtuoso (o il più delle volte vizioso), condizionandosi reciprocamente.

Il progetto "Piantala!" dei giovani calitrani

È per questo che l’articolo di oggi è dedicato ad una lodevole iniziativa, incentrata sul tema dei rifiuti, avviata da quattro giovani calitrani, con la speranza che possa fungere da stimolo a prendere consapevolezza della propria responsabilità e del proprio dovere morale nei confronti dell’ambiente, non solo a Calitri, ma in tutta la nostra amata Irpinia.
A presentarvi il progetto saranno gli stessi promotori, attraverso una breve, ma interessante intervista.

Partiamo dall’imperativo del nome, Piantala, che rimanda a un duplice significato. Di cosa si tratta e cosa vi ha ispirato nella scelta del nome? Cosa vi ha spinto a dire di ‘piantarla’?
Abbiamo scelto questo nome proprio perché racchiude tutto il significato del nostro progetto: “piantala” come imperativo di “smettila” di inquinare, deturpare e abbandonare qualsiasi oggetto e rifiuto, ma anche “piantala” come accrescere la potenza del verde. È per questo che il progetto, nel suo nome completo “Piantala – ritorna al verde”, vuole dire basta allo scempio causato finora, per poter ritornare a dialogare con la natura, quindi appunto nel verde e “al verde” espressione che indica povertà, in questo contesto espressa come saper apprezzare le piccole cose tralasciando il superfluo.
La scelta del nome deriva da questo. Siamo 4 giovani calitrani, conoscenti di vista, apparentemente con nulla in comune, che abbiamo unito le forze senza alcun secondo fine, idee politiche, religiose o di arricchimento economico, spinti a dire basta dalla condizione dei luoghi, il loro completo abbandono, la potenzialità degli stessi completamente annullata a causa delle nostre azioni. Dopo lo stop della vita frenetica, causato dallo stato di emergenza che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, abbiamo maggiormente apprezzato i luoghi di incontro, la vita vissuta all’aria aperta e i paesaggi che il territorio ci regala. Questi però continuamente vissuti dall’uomo necessitavano di una rivalorizzazione e pulizia e così abbiamo iniziato a pensare cosa fare.
Com’è stata accolta inizialmente l’iniziativa? E il fervore iniziale si è confermato nel tempo o, ancora meglio, è stato incrementato?
L’iniziativa, soprattutto sui social, è stata apprezzata molto, ma come in tutte le iniziative di questi luoghi, naturalmente, non sono mancate le critiche. Il fervore iniziale si è confermato nel tempo e abbiamo apprezzato la presenza dei molti giovani. È presto per parlare di incremento di presenza visti i pochi incontri, ma siamo fiduciosi.
Come vi siete organizzati negli incontri che si sino tenuti fino ad oggi?
L’organizzazione non è stata complessa, abbiamo analizzato innanzitutto le zone che maggiormente dovevano essere pulite e valorizzate perché più utilizzate e più vicine al centro abitato. Successivamente abbiamo recuperato materiale che tutti hanno: secchi di pittura, tini, guanti e buste dell’immondizia e ci siamo dati appuntamento nei luoghi stabiliti. Chi ha partecipato ci ha fatto poche domande, soltanto sorrisi, ringraziamenti e tanta voglia di fare. 


A distanza di qualche settimana dall’esperienza ‘Piantala’ avete potuto constatare la sensibilità e l’attenzione della nostra comunità rispetto al tema dell’ambiente. Cosa ci potete dire al riguardo? Quanta conoscenza o ignoranza c’è tra la gente del posto, più e meno giovane, al riguardo?
Sicuramente è troppo presto per fare queste valutazioni però possiamo dire che un piccolo seme è stato piantato. Gli occhi sono puntati sulla problematica e questo è già un punto di partenza. Non possiamo parlare di ignoranza, ma più di mancata consapevolezza. Finora abbiamo trovato molti rifiuti già predisposti per il conferimento negli appositi contenitori, ma comunque lasciati per strada. Forse i giovani sono più attenti sulla tipologia dei grandi rifiuti, ma non per quelli più piccoli come le sigarette che abbiamo trovato in ogni dove e in grandissima quantità, così come bottiglie o lattine di bibite varie.

 

Calitri_Piantala
Fonte: @piantala.green

Sono già diverse le zone del nostro paese che avete setacciato e ripulito. Cosa vi ha più impressionato delle azioni scorrette della collettività?
Ci ha impressionato l’irrazionalità dei gesti. Il collocamento dei rifiuti, il riporli all’interno delle buste differenziati e poi abbandonati nella natura. Ci hanno sconvolto alcuni oggetti: materassi, ventilatori, phon, telefoni, pneumatici, ciabatte, water e batterie per le macchine. Siamo inoltre sbalorditi dalle quantità: Calitri è un paese di più di 4000 abitanti eppure i rifiuti trovati sono moltissimi, troppi.

Oltre alla raccolta dei rifiuti, il vostro obiettivo è quello della sensibilizzazione. Avete notato dei miglioramenti nel coinvolgimento ma soprattutto nei comportamenti altrui?
La sensibilizzazione è la parte fondante del nostro progetto, la pietra su cui tutto si basa. Sappiamo che è la parte della sfida più difficile da raggiungere e che ha bisogno di tanta pazienza, costanza, fiducia e tempo. Il nostro impegno da solo non basta, c’è bisogno di ogni singolo cittadino. Ad ora un miglioramento nei comportamenti non l’abbiamo riscontrato, ma speriamo di sbagliarci.

La presenza sui social, non solo sul territorio, nell’era del web è indispensabile per stimolare le coscienze e, infatti, anche da questo punto di vista il vostro progetto è molto attivo. Come sfruttare i canali social e quanto vi sono di supporto?
Nell’era attuale i social ci permettono di spiegare in modo chiaro e diretto il nostro progetto e di farlo al meglio. Le foto di tutto quello che raccogliamo ci sono molto d’aiuto perché testimoniamo quello su cu ci siamo imbattuti e sono di grande supporto.

Quali sono le idee, vostre o suggeritevi, sull’eventuale evoluzione del progetto?
Le nostre idee sono semplici: pulire e valorizzare i luoghi calitrani. La valorizzazione, che ancora non è stata attuata appieno, verte su installazioni di panchine, posacenere, cestini e varie altre opere volte per poter utilizzare e usufruire al meglio dei luoghi. Sicuramente man mano che andiamo avanti e con l’aiuto della comunità svilupperemo altre idee.

Chiudiamo questa mini-intervista con un vostro consiglio rivolto alla nostra comunità e a quella dei paesi limitrofi.
Aiutateci in questa impresa, è per noi e per le future generazioni. Ai paesi dell’Irpinia diciamo pensateci anche voi e chissà magari con le stesse idee potremmo unire le forze e pulire e dar vita a uno dei territori più belli d’Italia.

Il futuro nel nostro ambiente

"Piantala": il duplice imperativo dei giovani calitrani
Fonte: @piantala.green

Un consiglio semplice quello dei nostri coraggiosi ragazzi, che racchiude un invito chiaro e preciso, ma che richiede costanza, qualche piccolo sacrificio e soprattutto meno indifferenza.
Un consiglio che noi di Irpinia World cerchiamo di divulgare quanto più possibile. Costruiamo insieme il nostro futuro, che parte dall’ambiente, dalla sua conservazione e valorizzazione.

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