
Raccontare Rocca San Felice, parlare del suo patrimonio artistico, dei monumenti, della storia, delle leggende, delle bellezze naturalistiche, delle tradizioni culinarie, degli eventi che ne caratterizzano la vita sociale. È questo l’invito che ci ha rivolto il blog Irpinia World e che, ben volentieri, abbiamo accolto.
Ma quando si parla del proprio paese, scegliendo un punto di vista prettamente soggettivo, il rischio di mettersi al riparo del proprio campanile e limitare lo sguardo alla linea dell’orizzonte del proprio comune è dietro l’angolo.
Potrei iniziare col dire che Rocca San Felice è un piccolo gioiello nel cuore dell’Irpinia. Potrei raccontare che Rocca ha una piazza unica nel suo genere, impreziosita da una fontana monumentale e un maestoso tiglio secolare. Potrei dire che Rocca ha un castello medievale meraviglioso, che si staglia tra le case del paese in modo incantevole e solenne. Potrei dire che a Rocca c’è la Mefite, uno dei siti naturalistici più suggestivi e affascinanti dell’Italia meridionale. Potrei dire che a Rocca si produce uno dei formaggi più noti della Campania e forse oltre: il pecorino di Carmasciano.
Invece, il viaggio alla scoperta di Rocca San Felice inizierà in modo diverso. Vi dirò che nella piazza di Rocca io vedo la piazza di Calitri, Caposele, Frigento, Villamaina, Sant’Angelo dei Lombardi, Lioni, Aiello del Sabato, Carife, Bagnoli Irpino, Conza della Campania. Nel castello di Rocca io vedo il castello di Ariano Irpino, Bisaccia, Gesualdo, Torella dei Lombardi, Taurasi, Avella, Montella, Lauro. Nel formaggio di Carmasciano io vedo il pecorino bagnolese, il pecorino lauticado, il caciocavallo irpino e ogni singola forma di formaggio prodotta dagli allevatori della provincia di Avellino. Nel paesaggio di Rocca io vedo il paesaggio dell’Irpinia, nella sua semplicità, nella sua innocenza e nel suo fascino di terra sedotta e abbandona.
Come tutti i comuni irpini, Rocca San Felice non è semplicemente un paese da raccontare. Rappresenta una sfida sociale, economica, politica, culturale, una sfida generazionale per un territorio che attende di riscattarsi dopo anni, forse decenni, vissuti ai margini dell’isolamento appenninico.
A chi storce il naso leggendo tutto ciò, a chi rivendica l’unicità del proprio paese e pensa di farne la bandiera del campanilismo, a chi pensa di partecipare ad un concorso di bellezza tra comuni in via d’estinzione, che si affannano a competere tra loro, mentre insieme muoiono lentamente nel segno di una profonda crisi demografica, oltre che economica, la nostra generazione è chiamata a rispondere con coraggio e responsabilità, intessendo relazioni intercomunali e dialogando in maniera proficua per la costruzione di un progetto collettivo, in vista del rilancio dell’Irpinia.
Crediamo che Il blog Irpinia World rappresenti un piccolo passo in avanti verso tutto ciò. Saremo ben felici di guardare oltre il nostro campanile e scoprire che dall’altra parte dell’orizzonte, a pochi chilometri di distanza, ce n’è qualcun altro non diverso dal nostro.
Se un giorno, poi, capiremo che il campanile sotto cui viviamo in fondo è lo stesso per tutti, allora vorrà dire che avremo vinto la sfida a cui ci chiama il nostro tempo.

La Pro Loco Ansanto nasce nel 2018 con lo scopo di tutelare e valorizzare il patrimonio naturalistico, artistico e culturale di Rocca San Felice.
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