Come dall’inizio di questo mio racconto di Bagnoli Irpino su Irpinia World sto cercando di dividere in capitoli il paese. Scegliendo quello che non si conosce o che rimane sconosciuto il più delle volte. In questo capitolo di racconto proverò a portarvi alla scoperta delle Grotte del Caliendo di Bagnoli Irpino. Grotte che sanno di antico e di naturale, di amore e passione e anche, permettetemi, di esperienza irripetibile.
Le origini delle Grotte del Caliendo di Bagnoli Irpino
Le Grotte del Caliendo di Bagnoli Irpino sono tra le più importanti cavità della Regione Campania, la cui esplorazione agli inizi del 900 mostrava non poche difficoltà. Infatti, era impossibile accedervi tramite la Bocca del Caliendo, ma nel 1932, Giovanni Rama, muratore di Bagnoli Irpino, riuscì ad accedervi tracciando un sentiero lungo il versante e fissando corde e scale nei punti di maggior pericolo.
Ed ancora oggi questo ripido sentiero che si diparte dalla strada montana Colle della Molella – Valle Piana, discendendo lo scosceso pendio per un dislivello di circa 265 m, è l’unica via di accesso, essendo la risalita dal basso del vallone Caliendo impedita da salti e cascate alte fino a 30 m. Da quel momento il Rama iniziò l’esplorazione del corso sotterraneo riuscendo nel 1934 a raggiungere il cosiddetto “I Sifone”. La difficoltà delle esplorazioni era dovuta, oltre che ai limitati mezzi a disposizione, soprattutto al fatto che la grotta era percorribile nei brevi periodi di massima magra tra settembre ed ottobre.
Le Grotte del Caliendo di Bagnoli Irpino oggi
Dalla scoperta della cavità ad oggi sono passati tanti anni e tanta acqua è servita per alimentare le Grotte. Infatti, la Grotta costituisce l’emissario idrogeologico stagionale del Lago Laceno, posto a quota 1050 m slm, le cui acque sono state inghiottite nei vari secoli ed in differenti punti dell’altipiano, posti a quote altimetriche sempre decrescenti.
Lo spazio che può essere esplorato fino ad adesso è complessivo di 4114m ed all’interno della Grotta del Caliendo la temperatura è di circa 8°, l’atmosfera ha un’umidità relativa del 100%. Una caratteristica che mi ha sempre affascinato, da quando qualche anno fa feci la mia esperienza di escursione nelle Grotte è stata quella dello scenario incontaminato. Una Grotta che racchiude anni di escursioni, ma non ha subito la forzatura dell’uomo, tanto che in alcuni punti, per quel poco che ho potuto costatare, sono presenti le attrezzature che Giovanni Rama utilizzo per esplorare la Grotta.
Un'esperienza fantastica
Le Grotte del Caliendo di Bagnoli Irpino sono caratterizzate, lungo il loro percorso, dall’alternarsi di ampi corridoi (alti fino a 50 m) ed angusti budelli, da ampie sale e stretti sifoni, da gole, salti, laghetti e meandri. Essa risulta riccamente concrezionata soprattutto nelle parti alte e nei tratti fossili, dove le volte, i pavimenti e le pareti risultano riccamente ricoperti da stalattiti, stalagmiti o da suggestive colate, da vele o mammelloni di carbonato di calcio. Quello che in sostanza è una grotta in generale, però qui a Bagnoli Irpino c’è un legame particolare con quella grotta, tanto da avere un proprio Circolo Speleologico intitolato proprio a Giovanni Rama che si impegna da anni a mostrare questa bellezza ai turisti del Laceno.
La Grotte del Caliendo salvarono Bagnoli dal Terremoto: vero o falso?
Premetto che questa mia affermazione non ha nessun valore scientifico, ma che mi ha sempre mostrato fascino e potrebbe essere inserita tra le leggende popolari o tra i racconti che in genere gli anziani trasmettono alle nuove generazioni. Fatta questa premessa che mi lascia da anni con un dubbio ci provo a raccontarvi questa storia. Si dice, si narra che nella tragedia che colpì l’Irpinia, ormai quasi 40 anni fa, le Grotte del Caliendo abbiano attutito il colpo e quindi lasciando Bagnoli quasi indenne a distruzioni e morti che avvennero a pochi chilometri.
Qualcuno ha anche affermato che dalla Bocca della grotta che si vede dal paese si notavano lingue di fuoco che hanno permesso lo sfogo del sisma. Una verità o una falsità che ancora oggi è misteriosa e mistica allo stesso tempo, anche perché potrebbe essere stato possibile che il sisma non abbia recato danni a Bagnoli Irpino per la lontananza dall’epicentro. Infatti, il paese si trova distante dalla fascia colpita.
Alla prossima scoperta
Attualmente le Grotte del Caliendo di Bagnoli Irpino sono percorribili solo nei periodi di magra estiva e sono in corso studi geo-speleologici e nuove esplorazioni soprattutto ad opera del Circolo Speleologico “Giovanni Rama” di Bagnoli Irpino che vi invito a contattare per provare questa esperienza accattivante. Dopo un escursus storico-mitologico direi che, come consuetudine è possibile dare appuntamento al lettore alla prossima puntata di questo racconto. Ricordando che i luoghi da scoprire sono ancora tanti e di cotanta bellezza e storia che porteranno alla scoperta di Bagnoli Irpino.
Giornalista Pubblicista, caporedattore di Avellino.Zon.it, Ceo della Jonny Q Comunicazione, dj, speaker radiofonico e studente di Lettere Moderne all’Università degli Studi di Salerno. Bagnoli Irpino (Avellino)
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Salve, sarebbe possibile visitare le grotte in autonomia o bisogna chiedere il permesso a qualcuno? Grazie