
Ho proprio voglia di parlarvi di una vecchia leggenda di Altavilla che mi ha, fin da sempre, particolarmente ispirata: in una calda giornata di inizio maggio, quando nell’aria c’era un intenso profumo di rose e di altri fiori tipici di quel mese, mi stavo recando a scuola. Avevo pressoché otto anni, ma ho un ricordo chiaro e definito di quel giorno. La maestra di italiano cominciò a raccontarci una leggenda riguardante il Santo Patrono del nostro amato paese, perché proprio in quel mese ricorreva la sua festa. Una leggenda che poi ho raccontato a me stessa e agli altri anno dopo anno, affinché restasse per sempre nei miei ricordi, in modo da trasferirla alle prossime generazioni.
La Leggenda
La leggenda narra che, nel 1400, due Frati Francescani – ovvero Bernardino da Siena e Giacomo della Marca – passando da Altavilla, chiesero ad una povera donna del pane e del vino. La donna, dispiaciuta, non poté soddisfare i due perché era povera e non aveva niente di ciò che cercavano, nella propria casa. Il frate Bernardino, con un gran sorriso, pregò l’anziana di controllare meglio nella propria dispensa, e fu così che la donna scoprì, con sorpresa, di avere nel forno il pane e nella damigiana del buon vino. Gridò al miracolo con tale impeto che in pochi minuti si radunarono molti paesani, i quali rincorsero i frati per la rapida viuzza che conduceva verso Benevento.

I frati furono raggiunti in prossimità del ponte sul torrente Vellola, ove fu chiesto di fermarsi in paese. Bernardino rispose che il sole era già alto e la strada ancora lunga e, benedicendo la gente di Altavilla, disse:
“Altavilla tremerà, ma non cadrà!”
Per molti, la sua protezione ha avvolto il paesello come una coperta calda, tanto da aiutare Altavilla a restare in piedi anche durante il terribile terremoto che sconvolse l’Irpinia nel 1980.
La chiesa

Dal momento in cui il frate benedisse la nostra cittadina, il ponte sul torrente Vellola prese il nome di “Ponte dei Santi” e in prossimità di questo venne eretta una Cappella dedicata a San Bernardino da Siena. Nel 1876, la vecchia e fatiscente chiesetta fu anche restaurata. La Chiesa è molto semplice, difatti presenta un solo altare e la statua del Santo. San Bernardino da Siena fu dichiarato Patrono e Protettore di Altavilla e viene celebrato il 20 Maggio di ogni anno.
La fiera
In un tempo abbastanza remoto, in onore del Santo Patrono, Altavilla divenne famosa per la Fiera di San Bernardino. Gli anziani altavillesi raccontano, ancora oggi, che lo scenario della Fiera si svolgeva in un corso pieno di pietre e di massi: era l’attuale corso Garibaldi, che allora si chiamava Via delle Pietre. Se si volesse immaginarla, risulterebbe come un’antica, affascinante cartolina: cavalli, mucche, asini con la soma, carabinieri che vigilano, donne con il fazzoletto bianco in testa, traini, bancarelle, gente che guarda e che compra, tutti protagonisti di un’unica, stupenda tradizione, quella della Fiera di San Bernardino, talmente antica che non se ne rinviene il titolo originario.

E la leggenda di San Bernardino conserva per tutti noi, ancora oggi, un fascino e un mistero che non avranno mai fine e che ci lega l’uno all’altro, rendendoci parte di un’unica, meravigliosa storia.



Altavilla è un paese molto legato alla fede, ma non è solo questo che ci accomuna, siamo legati anche a credenze pagane ed altre tradizioni, ti invito a seguirci per scoprire il fascino di questi racconti che costituiscono la nostra bell’Altavilla.
Autore: Marianna Ragosa

Siamo il Forum dei Giovani di Altavilla, organismo ricostituito nell’ottobre 2019 dopo diversi anni di inattività.
Decidiamo di aderire a Irpina World perchè consapevoli che il futuro dell’Irpina risiede nella rete collaborativa che possiamo iniziare a tessere oggi.
Avere la possibilità di condividere fuori dal nostro territorio le nostre tradizioni e di entrare in contatto con quelle dei paesi limitrofi, costituisce un’occasione di crescita da non perdere che non vogliamo lasciarci sfuggire!
Iscriviti alla nostra newsletter e resta aggiornato sulle uscite dei paesi che più ti interessano
A chi di competenza,
mi chiamo Rosa e sono figlia di italiani. Nella mia citta’ sono un ministro straordinario della comunione e di tanto in tanto ho modo di incontrarmi con italiani Doc. Uno di questi buon’anima mi aveva parlato del miracolo avutosi nella cappella di San Bernadino, in cui il sole si fermo’. Mi e’ stato detto che il santo patrono e’ dipinto col sole in mano per via di questo miracolo.
Tutto li’, e la ringrazio per l’opportunita’ di poter comunicare questo fatto dall’Australia, terra di scelta per vivere i suoi post 40…(il signor Nicola Nardone emigro’ in Australia a 40 anni e mi aveva raccontato gli avvenimenti della guerra in Grecia e che avevo annotato per lui in un libro che abbiamo insieme fatto stampare).
Distinti saluti,
Rosa Filosi (rosa.filosi@gmail.com)