Copertina pasta torrioni

Torrioni e la tradizione dei fusilli

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Copertina pasta torrioni
Foto di Giusy Ferrara

Risulta impossibile parlare della nostra bellissima Irpinia senza far riferimento ai suoi piatti, in particolar modo ai mille tipi di pasta fresca che ogni anno portiamo sulle nostre tavole o nelle nostre bellissime sagre. La  cultura della pasta fresca dalle nostre parti è una tradizione importantissima, si tratta di ricette che si tramandano di generazione in generazione e che abbiamo la fortuna di poter assaporare quando vogliamo e soprattutto imparare a realizzare seguendo i preziosi consigli e segreti. I ricordi della preparazione della pasta fresca nel nostro paese non possono che essere associati ai fusilli. 

Il fusillo evoca in ogni torrionese delle precise emozioni, ogni boccone è il ricordo di chi li prepara con tanto amore, delle mani e dei grembiuli dei nostri cari pieni di farina, di quel movimento che non ci stancheremo mai di guardare incantati e che da bambini non vedevamo l’ora di imparare, delle dita che velocemente quasi per magia riescono a creare questi piccoli capolavori.

Ma soprattutto il ricordo della nostra sagra, una tradizione lunga 30 anni,  e del paese che in quei giorni si trasforma, dell’aria di festa, di tutte le famiglie che in quei giorni si riuniscono per impastare chili e chili di fusilli, dell’odore che emana il pentolone di sugo che cuoce lentamente e che con il suo profumo invade tutta la piazza.

fusilli torrioni

La preparazione

Una ricetta ufficiale non esiste, tutti noi torrionesi andiamo “a uocchi” da sempre.

Bisogna versare sulla spianatoia la farina e formare una fontana e aggiungere poi al centro l’acqua tiepida. Si inizia quindi a mescolare fino a quando l’impasto non prenderà consistenza, per poi tagliarlo a filoncini. Si inizia quindi a lavorare con il palmo delle mano creando dei piccoli bastoncini spessi pochi millimetri e della lunghezza di circa 6 cm; utilizzando il classico ferro che qui a Torrioni chiamiamo appunto “fusillo” si avvolgono uno si crea una spirale facendo una leggerissima pressione, la cosa importante a questo punto è aiutarsi con la farina, facendo attenzione poi a sfilare molto delicatamente. 

Arrivati alla fine bisogna lasciar asciugare i fusilli su di un vassoio infarinato, per poi cuocerli in acqua salata, scolarli al dente (mi raccomando!) e condirli come preferite, a Torrioni vengono generalmente conditi con un sugo a base di carne. A questo punto non resta che gustarli accompagnandoli con un buon vino!

piatto fusilli
Foto di Giusy Ferrara
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