
UN PO' DI TRADIZIONE...
La pasta fresca fatta in casa non è solo un alimento! Per molti di noi è un rito che si tramanda in famiglia di generazione in generazione, è un ricordo d’infanzia, di casa, è un momento di festa e di convivialità con la propria famiglia o con gli amici. La pasta fatta in casa è il fiore all’occhiello della gastronomia vallesaccardese, una tradizione che fa parte di noi, del nostro paese: non si può non saperla fare!
Preparare la pasta richiede tempo, attenzione e pazienza per ottenere una pasta che abbia la giusta consistenza, una piacevole ruvidezza e una cottura perfetta. Questi ultimi sono requisiti fondamentali che distinguono e caratterizzano un buon piatto di pasta fresca fatta in casa, gustoso e appagante.

ma veniamo a noi
La tipica pasta fatta in casa del nostro paese sono i trilli di Vallesaccarda. Sono fatti a mano e sono molto simili ai cavatelli della zona appenninica, ma più grandi. Nel 2011 sono stati riconosciuti come Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Regione Campania.
Si distinguono in trilli a 3 dita e trilli a 1 dito, quelli a 1 dito vengono tendenzialmente utilizzati per la pasta e fagioli, quelli a 3 dita invece vengono tradizionalmente conditi con sugo di carne.

La pasta fatta in casa nasce come esigenza della cultura contadina, nei tempi antichi, inoltre, chi non aveva la possibilità di acquistare il formaggio, condivano i trilli con sugo e il cosiddetto formaggio dei poveri (la mollica di pane sbriciolata).
Oggi la pasta fatta in casa viene considerata il piatto principale di un tipico pranzo domenicale. Ma vediamo come si prepara!!

come prepararli
INGREDIENTI per 4/5 persone:
200 gr di Semola di Grano duro rimacinata
200 gr di Farina 00 (possibilmente locale)
180/200 gr di Acqua (a seconda della durezza dell’impasto)
2 pizzichi di Sale





preparazione
Prima di tutto realizzate l’impasto unendo in una ciotola capiente la farina con il sale. Poi fate un buco al centro e versate l’acqua a temperatura ambiente.
Lavorate prima con un cucchiaio di legno in modo da amalgamare bene i liquidi, poi rovesciate su un piano di lavoro e impastate energicamente per circa 7 – 10 minuti finché l’impasto non si compatta e diventa omogeneo. Potrebbe risultare un pò duro, non preoccupatevi, impastate bene.
Infine, formate una palla. Avvolgete in una pellicola per alimenti e lasciate riposare a temperatura ambiente 20 minuti. Trascorso il tempo indicato, stendete la pasta sulla spianatoia fino a raggiungere uno spessore di 3 o 4 millimetri.
Dopodiché incominciate a tagliare il panno in tante strisce larghe 3-4 cm circa. Su ogni striscia, tagliate la pasta mantenendo la lunghezza della striscia “madre” (3-4 cm) e la larghezza di 0,5 cm.
Una volta ottenute queste piccole strisce, procedete ponendo le 3 dita sulla pasta e spingendo, con forza, verso il basso e indietro, ottenendo, così, i Trilli.
Un noto pastificio campano, La Leonessa, dopo essersi innamorato di Vallesaccarda, ha voluto omaggiare il nostro paese, inserendo nella produzione dei vari formati di pasta i trilli Vallesaccardesi!!

Inoltre, i due Ristoranti del paese hanno sempre cercato di proporre delle ricette tradizionali e, anche, rivisitate, di questa pasta. Il Ristorante Minicuccio, ad esempio, ha mantenuto viva la tradizione con i Trilli alla noci.
Mentre, il ristorante Oasis Sapori Antichi ha rivisitato i piatti della tradizione culinaria vallesaccardese e, anche in questo caso, ci ha proposto un’altra versione dei Trilli di Vallesaccarda: baccalà, carciofi, mandorle e fichi secchi del Cilento.


Siamo il Forum dei Giovani di Vallesaccarda, dal momento in cui ci hanno parlato di Irpinia World abbiamo deciso di renderci attivi in questa collaborazione fondamentale per la valorizzazione del nostro territorio. Vallesaccarda è una piccola oasi nel verde e siamo sicuri che riuscirà ad integrarsi perfettamente nel ruolo di ambasciatore della cultura, degli eventi, delle tradizioni e tant’altro. Fondamentale è la collaborazione, possibile grazie a questo punto d’incontro. Irpinia World.
Da Forum il nostro desiderio è quello di valorizzare il nostro paese in tutte le sue sfaccettature e magari farlo conoscere un po’ di più, cercando di stimolare anche la curiosità delle persone che decidono di dedicare delle giornate alla scoperta di quest’ultimo. La gente deve avere piacere di riscoprire, tramite le nostre parole, la bellezza di questi luoghi dimenticati, che vivono in un tempo tutto loro, ma allo stesso tempo rendere memoria delle usanze che si tramandano ormai da generazioni.
Ora, non resta che raccontarvi la nostra storia!
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