Fiume Sabato

IL NOSTRO “SABATO”

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Il fiume Sabato, che prende il nome dal popolo dei Sabini ( all’epoca Sabus – tribù dei Sanniti) è lungo 50 km ed ha un bacino idrografico di 476 km; scorre nelle province di Avellino e Benevento per 15 km, una striscia di acqua che accarezza l’irpinia in più punti e che da quel tocco in più di eleganza e perfezione alla valle.
Nasce nei monti Picentini, dal colle Finestra, nel comune di Montella e i suoi affluenti più importanti sono il torrente Fenestrelle ed il torrente Vallone delle Barre.
Anche Tufo nasce a ridosso di questo fiume e per noi, gente del posto, è punto di riferimento di passeggiate, di hobby, di bellezza e purtroppo, oggi, anche di delusione, ma mai non meraviglia. È, nonostante tutto, un paesaggio sublime.

il sabato di ieri

Nei racconti dei nostri nonni, ma anche dei nostri genitori, il fiume era innanzitutto luogo di divertimento: basti pensare che fino a 40 anni fa ragazzi e ragazze facevano il bagno nelle acqua fredde del fiume.
Ma non solo: le donne del paese erano solite recarsi lì per lavare il bucato e gli uomini invece, insieme, pescavano.
Tuttavia il fiume ha avuto una importanza storica a livello dell’economia locale non indifferente. Tufo è sede delle miniere di zolfo e il fiume era il tramite più veloce e più usato per trasportare i materiali. Difatti c’è una zona da noi, che si chiama Località Portellone, laddove venivano incanalate le acque proprio per questo. Inoltre anche negli altri comuni, laddove vi erano, il fiume alimentava diversi mulini, e non a caso, vi è stata costruita anche una diga.

Fiume Sabato
Foto di Marianna Zoina

e oggi ?

La valle del fiume sabato è un’area della provincia di Avellino popolata da oltre 75000 persone nella quale sono presenti molte industrie metallurgiche e metalmeccaniche, impianti di trattamento rifiuti, un elettrodotto ad alto voltaggio.
A causa dell’elevata concentrazione di impianti industriali, l’acqua del fiume risulta fortemente inquinata, pertanto è nata una associazione “salviamo la valle del Sabato” che si batte ogni giorno contro l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del terreno della nostra zona.
Attenzione però: salvare il nostro territorio deve essenzialmente partire da noi, da ognuno di noi: tutti possiamo fare la nostra parte perché tutti siamo in grado di inquinare, anche solo con una carta che lasciamo, pensando che non provocherebbe danno.

un augurio per tutti

Quello che speriamo da anni è la bonifica di questo territorio e di queste meravigliose acque, innanzitutto perché un fiume pulito, con argini puliti, vuol dire ridurre i disastri idrogeologici di cui, purtroppo troppo spesso, sentiamo parlare e ne assistiamo e poi, perché no, ci fa anche bene al cuore: vedere lo spettacolo che offre un corso d’acqua, il nostro fiume, è un regalo che la natura ci ha fatto. Non è possibile che debba essere sprecato in questo modo.
Impariamo a guardare di nuovo la bellezza.

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