
Ogni luogo partorisce bellezza agli occhi di chi lo osserva.
La scoperta di Tufo
Ogni luogo partorisce bellezza agli occhi di chi lo attraversa :
Oggi vi prendiamo per “mani” e con un testo vi faremo vivere il piccolo borgo di Tufo , scrivendo dei nostri territori , vigneti e corsi d’acqua .
Innanzitutto è possibile ammirare i suoi panorami , delinearne i confini ed attraversarne la cultura scorgendo la distesa dei vigneti chiusi da scorci di fiumi.

Immaginate di passeggiare nel borgo nel periodo della vendemmia , dove tutto intorno ha odor di mosto ed immaginate di gustare il dolce nettare della vita strappandolo da un grappolo in fiore .
Gli odori, i colori e l’atmosfera circostante abbraccia ogni singolo cittadino nella raccolta dell’uva nei nostri terreni.
E’ la magia della raccolta che ogni anno ci fa vivere emozioni comuni tra tutti noi abitanti.
Da scoprire
Inoltre, ci sono a Tufo , dei luoghi , che non è possibile vedere dall’alto , come le distese dei vigneti , ma bisogna scorgerli con accurata voglia ed istinto esplorativo :

L’Ischito : torrenti che formano delle vere e proprie conche naturali che donano agli esploratori meraviglia .
L’etimologia deriva dalla parola in dialetto “Isca” che significa conca naturale che confluisce diverse acque ed è situato a cavallo tra il comune di Tufo e quello di Prata di Principato Ultra. una delle bellezze meno conosciute per la sua riservatezza d’esistere.
Ancora
Inoltre di notevole interesse c’è :
Il “Piesco” chiamata così per la via dei peschi che, all’epoca, decorava il suo cammino . È una stradina poco praticabile situata all’interno del paese .
In questo meraviglioso posto c’è un’altra confluenza di acque proventi dalla Frazione San Paolo fino a scendere a valle del fiume Sabato .
A monte invece , sulla lunga punte della frazione San Polo , in mezzo ai vigneti , hanno creato un laghetto , nato da acque sotterranee .
Altro piccolo torrente si trova nella zona industriale del paese ed è chiamato “scatuozzi” perché in antichità il suo straripare creava non pochi danni alla comunità .
L’entroterra , letto di acque, ricoperta da un velo di zolfo sovrastante, dove si ergono i famosi vigneti del Greco di Tufo che, grazie alla predisposizione territoriale e climatica , erogano al prodotto finale versato in bicchiere , un profumo sí singolare e con caratteristiche così univocamente determinate !


Conclusione
Per capire i profumi e l’origine di un prodotto , bisogna concepire , vivere e scoprire il suo Habitat di produzione .

Il Club del Libro Troisi Mongelli nasce nel 2019 dall’iniziativa di un gruppo di giovani tufesi che mira a valorizzare il ruolo del libro sia sul piano culturale che sociale. In breve il gruppo si è ampliato con tanti amici più e meno giovani che hanno dato man forte all’iniziativa. Ad agosto 2019 arriva il primo importante riconoscimento: l’affiliazione alla rete nazionale dei Presìdi del Libro. Già a Settembre, infatti, il neonato Presidio di Tufo prende parte alla Festa nazionale dei lettori. Fra le maggiori iniziative promosse dal Presidio vi è, senza dubbio, la creazione di una biblioteca bookcrossing, nata dalle donazioni spontanee di tanti amici lettori, aperta al prestito gratuito e consultabile presso la sede dell’Associazione CambiaMenti di Tufo (ad oggi sono stati raccolti circa 400 tomi). Oltre a curare eventi di lettura e presentazioni di libri, il Presidio cura, in collaborazione con CambiaMenti, una rivista gratuita quindicinale dal titolo “La Miniera”.
Iscriviti alla nostra newsletter e resta aggiornato sulle uscite dei paesi che più ti interessano