Il Pasto della Salamandra è un evento enogastronomico-culturale, che si svolge nel piccolo comune di Grottolella (Av), che negli anni ha assunto sempre più rilievo nel panorama Campano.
Introdotto nel 2006 ad opera dell’allora Comunità Montana del Partenio, con l’approvazione del progetto del Por Campania 2000-2006, fin dalla sua genesi ha sempre promosso una panoramica completa delle tradizioni e della cultura di tutta l’area del Partenio. Lo scopo principale di questa manifestazione è stato da subito quello di promuovere attraverso diversi laboratori la cultura del gusto, ponendo al centro i prodotti tipici e permettendo la riscoperta di sapori antichi. Questo è stato possibile grazie agli ampi spazi lasciati ai produttori per esporre i propri prodotti, confrontandosi in maniera diretta con il visitatore, in una cornice di arti e musica: l’ospite infatti gode di una visione complessiva del prodotto, conosce la sua storia, le sue materie prime e i processi di lavorazione per definire il prodotto.
Ma perché la salamandra?
La Salamandra pezzata è un anfibio, caratterizzato dal suo colore nero e dalle cospicue macchie gialle. Vive in luoghi umidi, adiacenti piccoli corsi di acqua, fondamentali ai fini della riproduzione delle stesse.
In passato la salamandra era considerata una creatura del fuoco, essendole attribuita la capacità di sopravvivere alle fiamme. Il Re Francesco I di Francia ne fece un simbolo araldico, che simboleggiava la costanza e la resistenza al male e ai nemici; mentre gli alchimisti la scelsero come simbolo dell’operazione di calcinazione, cioè un processo di riscaldamento ad alta temperatura, protratto per il tempo necessario ad eliminare tutte le sostanze volatili da una miscela solida o da un singolo composto. Questa presunta capacità della salamandra di resistere al fuoco portò, per analogia, all’identificazione dell’animale nelle virtù che consentono ad un soggetto di passare indenne attraverso le tentazioni che dovrà affrontare nel corso della sua esistenza.
Tuttavia queste credenze sono del tutto false, in quanto la sua pelle umida rende questo animale particolarmente vulnerabile alle fonti di calore.
La Salamandra abitava le zone del territorio della Valle del Partenio: tuttavia percorre la strada dell’estinzione. La scelta di questo animale per la denominazione dell’evento si collega alla finalità dello stesso: il recupero e la promozione di prodotti e tradizioni che altrimenti sarebbero andate perdute.
Il Pasto della Salamandra oggi
Giunto ormai alla sua XIII edizione, anno dopo anno, questa manifestazione è cresciuta attirando l’attenzione di gran parte della Regione, che nella prima settimana di settembre si reca nel piccolo borgo proprio per assistere al festival. Oltre alla presenza di un artista principale, scopo del progetto è quello di attrarre i visitatori in diversi punti del centro storico, dalla piazza principale ai vicoli che circondano il castello, e di offrire loro una varietà di spettacoli di generi differenti.
Dopo il grandioso successo dello scorso anno, grazie anche alla presenza di artisti rinomati a livello nazionale, il Pasto della Salamandra ha visto il suo apice e la popolazione intera si era promessa di portare nuovamente quella luce nel borgo. E’ un evento molto sentito dalla popolazione: grandi e piccoli sacrificano il loro tempo, dormono poco la notte, lavorano giornate intere per l’eccellente riuscita del festival. Purtroppo l’attuale situazione di emergenza sanitaria non ha permesso la realizzazione della XIV edizione, ma nonostante ciò i ragazzi del Forum non si sono fatti scoraggiare, fiduciosi di poter mettere in atto la manifestazione il prossimo anno e di portare di nuovo in alto il nome di Grottolella.
Siamo il Forum dei Giovani di Grottolella, organismo istituito nel 2005 e da allora sempre attivo nel sociale. Il Forum è uno strumento di partecipazione giovanile che si propone di avvicinare i giovani alle Istituzioni e le Istituzioni al mondo dei giovani. Ma non solo. Il Forum ha sempre prestato particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e all’ecologia, investendo numerose risorse per la bonifica e la riqualificazione di luoghi caratteristici del territorio comunale, ormai abbandonati a se stessi. Inoltre, si è sempre mostrato promotore della cultura e dello sviluppo, anche attraverso manifestazioni enogastronomiche e culturali per valorizzare il territorio irpino, i suoi prodotti e le sue peculiarità.
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