Fusilli_freschi (1)

Il pranzo della domenica

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Fusilli_freschi (1)
Fonte: Wikipedia
La tradizione narra che le donne pietrafusane erano solite, nei giorni di festa, alzarsi all’alba e preparare i fusilli da offrire ai familiari e agli ospiti. Il fusillo è una tipologia di pasta fresca, lunga, porosa, ruvida, trafilata al bronzo e lasciata essiccare molto lentamente; originario della Campania ma particolarmente a cuore alla popolazione di Pietradefusi. La ricetta si presenta in maniera semplice, solo di acqua e farina, niente uova. Ancora oggi vengono preparati da mani esperte che arrotolano la pasta attorno ad un’asticella di metallo, chiamata appunto ‘fusillo’. Il fusillo è lungo dai 7 cm ai 10 cm, lunghezza ottimale per evitare le difficoltà legate all’arrotondamento attorno alla posata.

Preparazione fusilli

Sulla spianatoia versare la farina a forma di fontana, mettere un po’ di sale e al centro aggiungere poco alla volta l’acqua tiepida. Iniziare a mescolare e, non appena l’impasto prenderà consistenza, incorporare anche l’olio, continuare ad impastare energicamente fin quando la pasta non apparirà come una palla ben compatta. Avvolgere, successivamente, la pasta con la pellicola da cucina e lasciare riposare così per mezz’ora. Trascorso il tempo necessario, bisogna continuare a manipolare ancora un po’ l’impasto, dividerlo e poi prendere un pezzo per volta, lasciando coperta la parte in attesa di essere lavorata.

Con i palmi delle mani creare dei cordoncini lunghi circa 15 cm e spessi quanto una biro; infarinare e, utilizzando il fusillo per lavorare la pasta, avvolgere (uno alla volta) a spirale; sfilarli poi molto delicatamente. Proseguire fino a completare l’intero impasto. Lasciare asciugare i fusilli fatti in casa su uno strofinaccio infarinato fino ad ora di pranzo, poi cuocerli in acqua salata.

Naturalmente una pasta così, porosa, ruvida, con cavità e ‘insenature’ si presta a qualsiasi condimento. Le salse cremose, a partire dal classico sugo di pomodoro, riempiono il fusillo in ogni sua curva e onda. Ma anche i condimenti in bianco, purché ricchi di oli e grassi, si prestano alla perfezione a raccogliere gli aromi del piatto.
Iconico per i pietrafusani però è l’abbinamento dei fusilli con il ragù di braciola. Solitamente il sugo per la pasta veniva preparato insieme alla braciola di vitello, per cuocere primo e secondo nello stesso tempo.

foto fusilli
Fonte: Facebook Sagra del fusillo e della braciola pietrafusana

Preparazione braciola

La braciola pietrafusana: involtini di carne bovina insaporiti con erbe aromatiche che devono cuocere a fuoco lento per oltre 6 ore in modo da acquisire quella consistenza e quel sapore inconfondibile.
Per preparare le braciole al sugo affettare sottilmente una cipolla pulita, versarla in un tegame grande in terracotta, smaltato, con un filo d’olio e lasciare stufare per 5 minuti a fiamma bassa. Quando la cipolla sarà sudata aggiungere la passata di pomodoro e lasciar cuocere per una mezzora. 

Nel frattempo preparare il ripieno delle braciole: sminuzzare finemente il prezzemolo, l’aglio, il formaggio, sale e pepe e posare tale impasto su una fettina di carne che poi viene arrotolata su se stessa per formare un involtino da legare con un filo di cotone o fermata con stuzzicadenti. Aggiungere le fettine di carne nel tegame e lasciarle cuocere nel ragù lentamente.
L’origine dell’antica ricetta è legata alla voglia di risparmiare, infatti con un solo fuoco si cuocevano sia il sugo per il primo dandogli corpo e sapore, sia il secondo di carne.

La domenica mattina, nel Centro Storico di Pietradefusi chi usciva di casa per recarsi alla messa o per una passeggiata in piazza era inondato dal profumo delle braciole in cottura da tutte le case e che finiva per diventava un segno e un odore caratteristico della domenica. Con il passare del tempo questo pranzo è diventato un segno distintivo del paese di Pietradefusi, tanto che le vecchie generazioni, in giovane età, hanno fondato l’associazione ‘amici del fusillo’, la quale organizza da 48 anni la sagra del fusillo e della braciola. 

Un appuntamento molto atteso tra gli eventi estivi, un importante momento di condivisione e socializzazione che vede coinvolti soprattutto tantissimi giovani del paese, per la buona riuscita della manifestazione. La storica piazza del paese che affaccia sul centro antico e sulla suggestiva torre aragonese è pronta ad ospitare ogni secondo week end del mese di agosto, il tradizionale pranzo domenicale della storia culinaria di Pietradefusi.

sugo
Fonte: Foto Luigi Ancona
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