
Cari Amici ben ritrovati, quest’oggi vi parlerò di cucina grottese, e soprattutto di un piatto tipicamente grottese A’ Ciambuttell – la Ciambutella grottese, un particolare sugo fatto a base di pomodori, peperoni verdi e rossi, peperoncino piccante, basilico e aglio.
A’ Ciambuttell - La Ciambutella grottese
I cicatielli, infatti, sono noti, anche con nomi diversi, in vari comuni d’Irpinia. La ciambutella grottese no, in alcuni comuni limitrofi questo particolare sugo, utilizzato sia come condimento che come piatto assoluto, viene chiamato anche “sugo alla zingara o alla zingarese” proprio per specificare la provenienza grottese della ricetta. È d’obbligo ricordare che uno dei soprannomi popolari dei grottesi è appunto quello di zingari.
Bisogna comunque dire che esistono altre versioni di ciambutella, come quella Arianese, ma si differenzia notevolmente.
Il nome
Ma non ci dobbiamo far sorprendere dall’aspetto “caotico”. Il sapore compensa a pieno l’aspetto.

Note di storia sulla "Ciambutella Grottese"
Inizialmente era considerato un piatto da ricchi, insieme alla pasta o ai maccheroni, con cui forma il connubio perfetto. Ma è solo dopo l’abolizione delle gabelle sui beni di prima necessità, da parte dei re Borboni, che pasta secca e pomodori si diffusero in tutta l’Italia meridionale e in Irpinia.
Nell’Ottocento i meridionali diventeranno così grandi consumatori di pomodori .
Sicuramente è in questa stessa epoca che, con buona probabilità, nasce questo particolare sugo che è una variante del tradizionale sugo di pomodoro.
La preparazione della Ciambutell’
La sua ricetta è molto semplice, tuttavia ogni ingrediente deve essere preparato nel modo giusto: il pomodoro deve essere tagliato a “pacchetelle” (ossia lungo le quattro coste), i peperoni a pezzi e senza semi (ma qualcuno li lascia), l’aglio a spicchi e il basilico a foglie, senza gambo.
Una volta preparati, vanno messi a cuocere insieme, con la giusta quantità d’olio. Il preparato va fatto sobbolire o “pippiare”. L’aglio va aggiunto nell’ultima fase di cottura.
Ovviamente ogni famiglia o massaia ha le sue varianti con i dovuti accorgimenti.

La conservazione della Ciambutell’ grottese
La ciambuttell’ può essere utilizzata sia al momento sia conservata in barattoli di vetro messi a bollire in acqua per almeno un’ora, diventando così una conserva per l’inverno. È lecito precisare che, se si prospetta di conservare la ciambutell’, l’aglio non va assolutamente aggiunto in questa fase, ma andrà aggiunto solo quando la ciambutell’ verrà ripresa nella cottura per accompagnare i maccheroni o il coniglio a ciambutell.
Cari amici, ora Vi saluto e Vi aspetto al prossimo appuntamento con la cultura grottese.

Blogger Grottaminarda. La Pro Loco Grottaminarda nasce nel 1980 per favorire la conoscenza, la promozione e la valorizzazione della cultura e l’identità grottese.
Il referente per Grottaminarda e per la Pro Loco Grottaminarda sarà Raffaele Masiello, un appassionato della storia grottese, e irpina in generale, che ha collaborato a vari progetti culturali, sia per il proprio paese, sia per i paesi limitrofi.
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