Gli Ingredienti della Ciambuttell

La Ciambutella grottese – “A’ Ciambuttell”

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Gli Ingredienti della Ciambuttell

Cari Amici ben ritrovati, quest’oggi vi parlerò di cucina grottese, e soprattutto di un piatto tipicamente grottese A’ Ciambuttell – la Ciambutella grottese, un particolare sugo fatto a base di pomodori,  peperoni verdi e rossi, peperoncino piccante, basilico e aglio.

A’ Ciambuttell - La Ciambutella grottese

La Ciambutell’ è un sugo fatto con pomodori, peperoni verdi e rossi, peperoncino piccante, basilico e aglio. È una specialità tipicamente grottese. Forse anche più peculiare dell’altro piatto tipico grottese, i “cicatielli cu ru pulieo”, fatto a base di pasta fatta in casa e condito con il pulieo, una particolare menta selvatica.
I cicatielli, infatti, sono noti, anche con nomi diversi, in vari comuni d’Irpinia. La ciambutella grottese no, in alcuni comuni limitrofi questo particolare sugo, utilizzato sia come condimento che come piatto assoluto, viene chiamato anche “sugo alla zingara o alla zingarese” proprio per specificare la provenienza grottese della ricetta. È d’obbligo ricordare che uno dei soprannomi popolari dei grottesi è appunto quello di zingari.
Bisogna comunque dire che esistono altre versioni di ciambutella, come quella Arianese, ma si differenzia notevolmente.

Il nome

Partiamo dal nome «ciambutell’», che deriva da «ciambuott», o dal verbo «ciambuttia’», che significa pasticcio, pasticciare, nel senso di fare qualcosa in confusione. Il nome ben si presta per l’aspetto della «Ciambutell», che con i suoi grossi pezzi di pomodori e peperoni, da una sensazione di caos rispetto all’uniformità del sugo di pomodoro.
Ma non ci dobbiamo far sorprendere dall’aspetto “caotico”. Il sapore compensa a pieno l’aspetto.
La Ciambutell' grottese

Note di storia sulla "Ciambutella Grottese"

La memoria dei grottesi non conserva traccia di particolari leggende relativamente alla ciambutell’ grottese. Sulla scia della storia del pomodoro, suo ingrediente principe, possiamo comunque ipotizzare una sua possibile epoca di nascita: tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Come è ben noto, il pomodoro giunse in Europa, attraverso la Spagna, solo dopo la scoperta dell’America, ma è nel Seicento che si diffonde in Italia.
Inizialmente era considerato un piatto da ricchi, insieme alla pasta o ai maccheroni, con cui forma il connubio perfetto. Ma è solo dopo l’abolizione delle gabelle sui beni di prima necessità, da parte dei re Borboni, che pasta secca e pomodori si diffusero in tutta l’Italia meridionale e in Irpinia.
Nell’Ottocento i meridionali diventeranno così grandi consumatori di pomodori .
Sicuramente è in questa stessa epoca che, con buona probabilità, nasce questo particolare sugo che è una variante del tradizionale sugo di pomodoro.

La preparazione della Ciambutell’

La ciambuttell’ grottese si prepara con prodotti tipici irpini e nello specifico della Valle dell’Ufita: il pomodoro, i peperoni, il basilico e l’aglio.
La sua ricetta è molto semplice, tuttavia ogni ingrediente deve essere preparato nel modo giusto:  il pomodoro deve essere tagliato a “pacchetelle” (ossia lungo le quattro coste), i peperoni a pezzi e senza semi (ma qualcuno li lascia), l’aglio a spicchi e il basilico a foglie, senza gambo.
Una volta preparati, vanno messi a cuocere insieme, con la giusta quantità d’olio. Il preparato va fatto sobbolire o “pippiare”. L’aglio va aggiunto nell’ultima fase di cottura.
Ovviamente ogni famiglia o massaia ha le sue varianti con i dovuti accorgimenti.
Ciambutella grottese

La conservazione della Ciambutell’ grottese

La ciambuttell’ può essere utilizzata sia al momento sia conservata in barattoli di vetro messi a bollire in acqua per almeno un’ora, diventando così una conserva per l’inverno. È lecito precisare che, se si prospetta di conservare la ciambutell’, l’aglio non va assolutamente aggiunto  in questa fase, ma andrà aggiunto solo quando la ciambutell’ verrà ripresa nella cottura  per accompagnare i maccheroni o il coniglio a ciambutell.

Cari amici, ora Vi saluto e Vi aspetto al prossimo appuntamento con la cultura grottese. 

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