
Un caloroso “Bentrovati” a tutti i lettori del nostro blog “Irpinia World”. Siamo giunti al nostro terzo appuntamento alla scoperta della cucina tradizionale cairanese. L’articolo di questo mese, come richiesto da molti lettori, desidero dedicarlo ad un piatto molto conosciuto all’interno di tutta la zona altirpina e che alcuni miei colleghi già hanno presentato ma che in ogni paese viene preparato e degustato in modo diverso: andiamo subito a scoprire come si prepara e viene degustato a Cairano!
Innanzitutto è un piatto che si prepara in particolare in autunno, inverno e primavera, stagioni durante le quali nascono spontanee le verdure che si usano per preparare questo piatto. Infatti, per la sua buona riuscita, si usa l’insieme di varie verdure tra cui “r ghiet'” (biete), “r c’coir'” (la cicoria), “li f’nucchj’ (i finocchi selvatici), la scarola e altri tipi di verdura selvatica che nel dialetto locale prendono il nome di “s’vun'” e “r spruin”. Da questo insieme deriva prorio il suo nome “ma’rtat” oltre al fatto che come condimento si aggiunge “lu sauzicchion'” e la cotica (che si può osservare bene nell’immagine), i quali vengono appunto “maritati” alla minestra.
Il condimento tipico della "m'nestra mar'tata"

“Lu sauzicchion'” è una salsiccia leggermente più grassa e condita in modo diverso dalla salsiccia normale. In esso vengono consumati, oltre alla carne più grassa, anche il polmone, fegato e reni. Inoltre nel condimento, a differenza della salsiccia che ha solo sale, finocchietto e peperoncino, qui viene aggiunto anche l’aglio tritato finemente dandogli un sapore particolare.
“La cotc'” si prepara con la cotica del maiale pulita e tagliata a”listarelle” della larghezza massima di 1,5 cm. Vengono poi condite con sale, peperoncino, aglio tritato e finocchietto. Dopo averle condite si lasciano riposare per qualche ora affinchè si insaporiscano; infine se ne prendono un pò e si legano con lo spago formando dei mazzetti (che prendono il nome di “nnoglj’) e si appendono insieme alle salsicce per l’essiccazione. In questo modo si possono conservare a lungo nel tempo (anche fino a un anno).
Un’altro elemento che non può mancare nella minestra maritata cairanese sono i fagioli che rendono il piatto più gustoso e cremoso.

Blogger Cairano. Ciao sono Luca, un ragazzo nato e cresciuto a Cairano e che vive tuttora a Cairano. Sono un tipo molto solare, a cui piace stare in compagnia e lavorare insieme; mi piace avere molte conoscenze e amicizie e ne ho tante sul territorio. Mi piace collaborare per qualcosa di bello per la nostra terra che possa aiutarla a renderla più viva. Sono impegnato da anni in alcune associazioni presenti sul territorio che si impegnano in qualcosa di concreto per la nostra amata Irpinia. Sono felicissimo di far parte di questo gruppo di giovani come me che hanno a cuore la crescita e la promozione della nostra cara terra. Sarò il promotore, in particolare, di Cairano, il paese più piccolino di tutta l’Irpinia, povero demograficamente (in particolare povero di gioventù) ma ricco di arte, storia, cultura e folklore. Mi piace gridarlo a tutti: IO AMO L’IRPINIA, IO AMO CAIRANO!
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