
Continua il viaggio con Irpinia World, alla scoperta del nostro amato borgo, pronti ad immergerci attraverso il racconto di una delle strutture, la fornace, che costituisce la testimonianza più importante della tradizione lavorativa della comunità locale.

Una delle più grandi testimonianze a livello storico/industriale, sul territorio irpino, è rappresentata dall’Ex-Fornace sita in Sant’Andrea di Conza in via Monacacchio.
Attualmente la struttura, dopo essere stata rivalutata dalle politiche locali, come spazio destinato allo svolgimento di vari tipi di manifestazioni (mostre, mercatini, commedie, concerti, feste private ecc.) viene gestita direttamente dal comune di Sant’Andrea di Conza, e rappresenta ancora oggi un’imponente testimonianza del passato artigianale e industriale di questo piccolo borgo.
Purtroppo per varie cause, soprattutto legate all’ambito socio-politico, la storia della struttura si è vista completamente dimenticata, viva soltanto negli sguardi di quei pochi anziani che ancora ricordano la loro diretta partecipazione ai lavori di realizzazione e di produzione dei materiali.
Tuffandosi un po’ nella storia, affidandosi alle testimonianze di chi di quel tempo ne porta un vivido ricordo, possiamo affermare che la “Fornace di Laterizi Clemente” nasce nel 1929, quando, qualche decennio prima, i fratelli Clemente, provenienti dal vicino comune irpino di Carife, vinsero una gara d’appalto per la ristrutturazione e innovazione del Seminario, i quali, successivamente, decisero di stabilire la propria attività nel piccolo borgo alt’irpino data la particolare conformazione argillosa del terreno, qualitativamente valida per la realizzazione di materiali edili come embrici, mattoni (pieni, doppioni, cannocchiali) tegole, mattonelle in cotto, tavelle ecc.


Inizialmente i fratelli Clemente lavoravano l’argilla a mano per poi cuocere le varie forme nel forno adiacente alla loro abitazione, dove, successivamente si fondò la struttura.
Dal momento della sua nascita e fino alla fine della sua attività questo luogo inizia a rappresentare un vero e proprio centro di incontro per la società Sant’Andreana. Nel suo periodo di maggior vigore, una buona parte della popolazione lavorava all’interno della struttura, diventando così una vera e propria realtà lavorativa per i giovani aspiranti artigiani, maestri dell’arte del ferro e della pietra.
Il periodo di maggior vigore della Fornace che intercorre dall’anno di apertura e costruzione dell’attività, fino alla metà degli anni ‘80, viene vissuto e frequentato dalla popolazione come luogo di ritrovo, dove la durezza e le difficoltà del lavoro venivano alleggerite dalla presenza del piacevole rito dello stare insieme che nel tempo si è instaurato nella struttura, dando vita ad un ambiente unito e sano dove le varie famiglie della popolazione Sant’Andreana partecipavano attivamente non solo al raggiungimento degli obiettivi economici-commerciali, ma anche per soddisfare i bisogni primari.
Come quello di usufruire dei Carboni ardenti dei forni per riscaldare le proprie abitazioni; per bollire varie pietanze di origine contadina; luogo di gioco per i più piccoli, che iniziavano a realizzare le prime forme in creta, come pupazzetti con i quali poter fantasticare, ma anche un luogo pronto ad accogliere i bisogni e le necessità dei più poveri,per i quali, il datore di lavoro, garantiva un piccolo impiego giornaliero, oppure, per tutte quelle persone provenienti dai paesi limitrofi, bisognosi di un appoggio in paese per poter adempire ai propri impegni lungo il territorio.
Tutto questo ordine di cose, quindi, oltre a rappresentare un vantaggio in termini lavorativi favoriva un calo di consumi per le famiglie che usufruivano della struttura, e quindi del luogo di lavoro, sfruttando tutte le sue peculiarità e le sua potenzialità in modo da trarne vantaggio su tutti gli aspetti della vita quotidiana. Un aspetto molto importante andato spegnendosi nel tempo, considerando quanto il mondo del lavoro nella nostra società sia cambiato, concentrandosi molto di più sui processi lucrativi e produttivi, ponendo totalmente in secondo piano il valore emotivo dei lavoratori, disinteressandosi, quindi, della condizione umana e personale di ogni lavoratore.

Da queste testimonianze dirette raccolte, si intuisce quanto questo luogo sia stato importante non solo a livello lavorativo ma anche a livello affettivo per tutti coloro che hanno avuto la possibilità di poter vivere quegli istanti vicino al caldo ardente dei forni accesi, pronti a cuocere le forme argillose preparate accuratamente a mano dagli operai, e, contemporaneamente, aspettando la pronta cottura delle varie pietanze messe a bollire per soddisfare la rigogliosa fame di una giornata di lavoro.
Ma più di tutto ci lasciano soltanto lontanamente intuire e assaporare l’importanza di un luogo di lavoro di questo tipo, carico di ricchi valori come lo spirito di unione, l’ospitalità, la disponibilità, la predisposizione al rispetto della dignità e dei bisogni del singolo, il rapporto umano e solidale tra il datore di lavoro e il lavoratore, modello ed essenza vitale insita nel lavoro e nel suo significato più profondo.
Un luogo dove ancora oggi dal suo interno si può percepire la spensieratezza e felicità di un’epoca ormai lontana e quasi sciolta nel tempo. Riferendoci al giorno d’oggi possiamo notare quanto i luoghi e il mondo del lavoro siano cambiati, di conseguenza, dovremmo raccogliere questi messaggi e intuire quanto sia importante conoscere ed analizzare gli aspetti storici delle strutture ma più in generale del nostro territorio, per non lasciarle incognite e prede dell’insaziabile fame consumistica del tempo.


Il Forum dei Giovani di San’Andrea di Conza nasce nel 2018 come organismo di partecipazione alla vita ed alle istituzioni democratiche e come spazio di incontro permanente tra i giovani, le aggregazioni giovanili e l’Amministrazione Comunale. L’obiettivo è quello di coinvolgere i giovani e le aggregazioni giovanili, quale presenza attiva e propositiva nell’ambito sociale e culturale, e di operare in stretta collaborazione con le diverse realtà ed organizzazioni sociali, che compongono l’universo giovanile territoriale.
Il desiderio che ci spinge ad utilizzare questa piattaforma è proprio quello di condividere la nostra storia, la nostra cultura, le nostre tradizioni, i nostri eventi in modo da tale da far conoscere la nostra amata terra in tutto il mondo e dargli l’importanza che merita, molto spesso sottovalutata.
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