Paesaggi frigentini

Marzo lungo e pazzo

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Paesaggi frigentini

Secondo una leggenda popolare frigentina, il mese di marzo non è formato dai soliti 31 giorni, bensì da 36: si aggiungono, infatti, i primi cinque giorni di aprile. 

A Frigento si dice “Quissi so li iuorni ‘mbrestati!”, letteralmente: “questi sono i giorni presi a prestito dal mese di Aprile”.

I nostri nonni raccontavano che un pastore, temendo le bizzarrie di marzo, tenne chiusi nell’ovile i suoi armenti fino all’ultimo giorno del mese pazzerello. Giunto il mese di aprile, approfittando del tepore di una soleggiata giornata primaverile, credendo di aver buggerato Marzo, portò fuori dall’ovile le sue pecorelle per farle pascolare.

Ma Marzo che è un mese capriccioso, arrabbiato e furioso andò da suo fratello Aprile e gli chiese alcuni giorni in prestito. Ottenuto quello che voleva, infuriarono, sul gregge del povero pastore, neve, vento,
freddo e acqua fino a quando i poveri animali morirono.

Pesce d'aprile made in frigento

Or che marzo se ne viene
Stare attento ti conviene.
Fra le siepi, le più cupe
Si ritrova il favalupo.
Curioso sei stato,
Un favalupo come te
Hai trovato.

la storia del favalupo

Il FAVALUPO cresce in querceti e boschi misti di latifoglie decidue, di solito nelle radure o ai loro margini. La pianta contiene un alcaloide tossico, l’elleborina; in alcune regioni d’Italia viene anche chiamata ‘erba nocca’ perché serviva a curare animali domestici dalle ferite purulente.

usi e rituali magici

I contadini, ancora oggi, appendono rami di favalupo davanti alle stalle per allontanare i parassiti dagli animali.

A Frigento poi, il primo marzo, c’era l’abitudine di ingannare i propri amici con tanti scherzi, così come accade il 1° aprile con il pesce d’aprile. Questa tradizione esiste in Irpinia e non solo. Tant’è vero che, molto probabilmente, questa tradizione si può ricondurre all’epoca romana. Nell’antica Roma, scherzi simili si facevano dopo le Idi di Marzo, quando i contadini organizzavano feste in onore della Dea Cibele, protettrice degli animali e dei luoghi selvatici, che si protraevano per diversi giorni con balli e canti sacri.

Volete evitare il mal di testa per tutto il prossimo anno?

Per evitare il mal di testa tutto l’anno, era usanza nel secolo scorso, a Frigento, quello di tagliarsi i capelli il primo venerdì di marzo; infatti, per la generazione che ci ha preceduto, tale rito, più che un appuntamento, era un dovere! Così, le mamme tagliavano simbolicamente una piccola ciocca anche ai neonati.

qual è l'origine di questa usanza?

Secondo alcuni si tratta di un antico rito legato alla Quaresima, secondo altri, il collegamento è con l’imprevedibilità del mese di marzo…secondo altri ancora è il ricordo di un voto di San Paolo che a Cencre si fece tagliare i capelli. Infine, i nostri contadini usavano tagliare un bioccolo di lana anche alle greggi.

Alcuni proverbi del mese di Marzo

Marzo, il più delle volte è freddo, a volte però è molto caldo e permette agli animali di razzolare sull’aia

si dice per augurare una fine repentina ad un nemico

è così definita una persona capricciosa, imprevedibile e lunatica

se non piove a marzo, il granaio sarà pieno

per far capire che non c’è termine di paragone

chi lavora e chi si prende il merito

Per la realizzazione di questo articolo devo ringraziare una ragazza del Forum dei Giovani di Frigento, ovvero, Federica Pelosi per la revisione formale dell’articolo.

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