
La santa
Lucia di Siracusa, conosciuta come Santa Lucia ( 283-304) è una martire cristiana di inizio IV secolo durante la persecuzione voluta dall’imperatore Diocleziano.
Dopo aver visto in sogno Sant’Agata, Lucia esternó alla madre di volersi consacrare a Cristo, ma il pretendente che la chiese in moglie la denunció come cristiana.
Al processo Lucia attestó la sua fede e fu condannata al rogo ma le fiamme non la toccarono dunque fu pugnalata.
Per quanto riguarda l’episodio in cui Lucia si sarebbe strappata gli occhi è privo di ogni fondamento e l’emblema degli occhi sul vassoio è da collegarsi con la devozione popolare. Infatti la santa è considerata la protettrice degli occhi, dei ciechi, degli oculisti, degli elettricisti e degli scalpellini; viene invocata contro le malattie degli occhi ed è la patrona della vista.
L’etimologia latina del suo nome è lux “luce” e le sue spoglie mortali sono custodire nel santuario di Santa Lucia a Venezia.
La festa al paese

A Tufo, il giorno 13 dicembre, giorno della morte di Santa Lucia, in suo onore si fa il focaraccio. In nome del fuoco che non ha ucciso la Santa e della luce del fuoco stesso che la ricorda.
Un grande falò, fatto con rami vecchi, soprattutto rami secchi dovuti al taglio delle viti, oppure rami e legna che la popolazione raccoglie.
Si perché questo falò vede riuniti le persone dei quartieri e il vicinato:ogni quartiere ne organizza uno, dopo la messa in onore della Santa, verso le 18 del giorno. E si riunisce. L’accensione del falò è la vista più bella di tutte. Dopo di che ci si aspetta che diventi un po’ brace e si mangia tutti insieme, soprattutto carne, contorni preparati dai vicini e dolci.
Alla fine tradizione vuole, le patate sotto cenere, una delizia, da farcire come meglio si vuole.
Dopo la cerimonia, si aspetta che il fuoco si spegne, e si lasciano le ceneri sul posto.
Conclusione
Ogni Paese ha le sue piccole tradizioni di raccoglimento. Questa che vi abbiamo proposto è la nostra tradizione di Tufo più semplice ma anche quella più bella e che la gente del paese aspetta e ricorda con affetto.

Il Club del Libro Troisi Mongelli nasce nel 2019 dall’iniziativa di un gruppo di giovani tufesi che mira a valorizzare il ruolo del libro sia sul piano culturale che sociale. In breve il gruppo si è ampliato con tanti amici più e meno giovani che hanno dato man forte all’iniziativa. Ad agosto 2019 arriva il primo importante riconoscimento: l’affiliazione alla rete nazionale dei Presìdi del Libro. Già a Settembre, infatti, il neonato Presidio di Tufo prende parte alla Festa nazionale dei lettori. Fra le maggiori iniziative promosse dal Presidio vi è, senza dubbio, la creazione di una biblioteca bookcrossing, nata dalle donazioni spontanee di tanti amici lettori, aperta al prestito gratuito e consultabile presso la sede dell’Associazione CambiaMenti di Tufo (ad oggi sono stati raccolti circa 400 tomi). Oltre a curare eventi di lettura e presentazioni di libri, il Presidio cura, in collaborazione con CambiaMenti, una rivista gratuita quindicinale dal titolo “La Miniera”.
Ti è piaciuto? Condividilo con i tuoi amici!
Resta aggiornato sulle nostre novità!
Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter e riceverai una mail con gli articoli che più ti interessano!
Visita la nostra sezione eventi!
Scopri gli eventi che si terranno in Irpinia e decidi a quale partecipare!