È un po’ come il Natale, la Pasqua. Quelle grandi ricorrenze in cui la famiglia si riunisce.
Si sfoggia l’abito migliore.
I grandi pranzi.
Il primo colpo la mattina alle 7, poi la banda musicale per le vie del Paese. Le celebrazioni eucaristiche in piazza, la processione.
Il rumore dei gruppi elettrogeni delle bancarelle, le macchine a scontro, i paninari, l’agnello, la cassa armonica, i carri, “LE ILLUMINARIE”, i fuochi d’artificio.
Per i più temerari ” o padrone e sotto”.
La questua, “i mast e festa”, il cestino, la “scorciatoia alla processione”, le “nocelle” e i pistacchi, l’aperitivo di ricorrenza.
Tutto questo significa una sola cosa: la festa patronale. Perché a Venticano, il 7 e 8 settembre si festeggiano i Santi Patroni: Santa Maria e Sant’Alessio l’8 e Santa Lucia il 7 settembre. E in quei due giorni tutto si cristallizza.
“L’estate sta finendo, e un anno se ne va”.
-L’estate si sta finendo, ma per noi non è mai cominciata.-
Venticano con i suoi 2500 abitanti circa è uno dei paesi irpini che nel periodo estivo vive e si nutre di manifestazioni.
Associazioni, enti, gruppi di persone che collaborano per rendere l’estate sempre unica.
Ma quest’anno?
-L’estate sta finendo, ma per noi non è mai cominciata.-
Non è mai cominciata per la responsabilità e il senso civico dei venticanesi.
Che seppur rancorosi, quest’anno hanno fatto un passo indietro.
Niente sagre, niente concerti. Nulla.
È così anche per la festa patronale.
Il 7 e l’8 settembre, da 40 anni a questa parte, sono sempre stati il punto di arrivo, di chiusura di una splendida estate. Anche se spero che quest’anno possano essere un punto di ripartenza e di ripresa.
Quest’anno, il 7 e 8 settembre saranno diversi, nessuna festa civile, pochi i festeggiamenti religiosi.
Distanziamento sociale e obbligo di mascherina.
Misurazione della temperatura.
E via… saranno così svolti i festeggiamenti ai tempi del coronavirus.
Un momento meno festoso e forse più spirituale.
Questa estate la ricorderemo, per i sorrisi intravisti negli occhi delle persone, per la voglia di rivedere qualche amico e scambiare una chiacchiera, per la preoccupazione. Ma anche per quelle piccole cose, che abbiamo sempre sottovalutato, e che quest’anno ci hanno riempito il cuore di gioia.
Questo di oggi è un articolo diverso, più sentimentale e nostalgico. Un messaggio per la mia comunità. Per far rivivere attimi della nostra festa. Ricominceremo, e saremo più forti di prima!
Blogger Venticano. Ciao a tutti mi presento: sono Emanuela vivo a Venticano e ho 24 anni. Studio Giurisprudenza alla “Sapienza di Roma” e nonostante potrei essere definita ” studentessa fuori sede”, ho deciso di viaggiare costantemente tra la capitale e il mio paese, vivendo nella maggior parte del tempo a Venticano. Perchè? Perchè Venticano ha bisogno di Giovani e di forze giovanili, di ragazzi che vivono il Paese e si mobilitano per esso e per la comunità. Vi lancio una sfida, per voi è più coraggioso chi decide di restare in un piccolo Paese e di costruirsi lì proprio futuro o chi invece “emigra” verso le grandi città piene di opportunità?
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