Oggi vi racconto di come è nata una tradizione che più di tutte è radicata nell’anima dei Castelveteresi e che si perpetua ogni 28 aprile: la tradizione della dispensa dei tortani. Come la Vecchiarella – che avete conosciuto l’altra volta – anche io sono senza nome, ma la mia memoria è ben nota ai miei fratelli e alle mie sorelle di Castelvetere.
Lasciti...
Correva l’anno 1562. Avevo vissuto con umiltà e, come per tutti i castelveteresi, la mia vita era saldamente legata alla devozione per la Madonna delle Grazie. Ero ormai prossima alla morte e, seguendo l’esempio di alcuni che prima di me avevano fatto donazioni alla Chiesa in nome della Madonna, decisi anche io di donare ciò che avevo, come voto per la grazia ricevuta. Legai allora per testamento due selve castagnali e un appezzamento di terreno seminativo. Disposi che venisse seminato il grano, e che la raccolta dovesse essere panificata e dispensata ai poveri e a tutti i castelveteresi ogni anno, nella ricorrenza del giorno del Miracolo della Neve.
La distribuzione del pane costituì un vero e proprio atto di carità verso la mia popolazione, che allora era molto povera.
Memorie...
Negli anni, con la crescita demografica e con la diffusione di ciò che avveniva a Castelvetere – sull’effetto miracoloso di questo Pane – il vescovo accrebbe la quantità di grano messa a disposizione per la panificazione fino a quando, da circa due secoli, a offrire il grano è lo stesso popolo di Castelvetere, affinché venga distribuito in paese, nella campagna e nei paesi limitrofi.
E’ dal mio lascito che è nata dunque la tradizione della dispensa dei tortani: nelle mie selve viene raccolta la legna che servirà ad accendere il forno e alla cottura del pane, mentre dalla mia terra fino a poco tempo fa veniva raccolto il grano, che poi sarebbe stato portato al mulino per essere trasformato in farina.
Appuntamenti...
La Festa del 28 aprile, con tutte le sue peculiarità, viene tramandata di generazione in generazione. Non è una festa che si consuma in un solo giorno, ma è suddivisa in varie fasi e richiede più di un mese di preparativi e la collaborazione di tutta la comunità, nessuno escluso! Nei prossimi articoli ripercorreremo tutti i momenti di questa festa, per cui… al prossimo appuntamento per saperne di più!
Blogger Castelvetere sul Calore. L’Ass.ne culturale “La Ripa” prende il nome dal luogo più antico del paese, dove sorge il vecchio castello, per voler richiamare l’obiettivo di “riportare” e rinnovare l’amore per le tradizioni e la cultura di tutti coloro che, vicini o lontani, tengono a cuore le loro origini e del loro paese sentono ancora il vincolo, gli affetti, le memorie.
Abbiamo deciso di aderire al progetto “Irpinia World” perché vogliamo promuovere il patrimonio materiale e immateriale castelveterese e irpino, facendo rete e perseguendo l’obiettivo di “pensare globale e agire locale”.
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