Ripartiamo dall’inizio, da dove il nostro viaggio è incominciato: Piazza San Giovanni. Oggi scopriremo insieme un luogo a me carissimo di questo paese, forse il più caro! Non se ne abbiano a male gli altri ma devo ammettere che il Rione Fossi, o come diciamo a carife “li fuoss” sono il luogo della mia infanzia e dei ricordi più dolci che posseggo.
Dove cominciano i Fossi?
Bella domanda! Da dove parte esattamente il Rione Fossi? Beh, la risposta più gettonata è sicuramente “Tutto ciò che si trova alle spalle della Chiesa”. Ed è proprio dalle spalle di quest’ultima che partiremo per la nostra prossima passeggiata virtuale. Lasciamo dunque indietro la piazza e iniziamo la nostra salita incamminandoci su Via Elena. Ti chiederai il perché di un nome tanto singolare. Devi sapere che da piccola, molte volte, anche io mi sono posta questa domanda. La risposta che mi ero inventata e che faceva tanto ridere tutti era che in alcuni punti della strada mancavano dei sampietrini e da quei fossi prendeva il nome anche questo rione. Non ti stupirà scoprire che non era proprio così.
Per spiegarti il perché voglio partire delle Città Invisibili di Italo Calvino che racconta di luoghi esistiti solo nella fantasia dello scrittore. C’è questa città di nome Ottavia, sospesa sul vuoto. Dice Calvino: “Sospesa sull’abisso la vita degli abitanti di Ottavia è meno incerta che in altre città. Sanno che più di tanto la rete non regge”. Bene, anche Carife in un certo senso è stata costruita su delle cavità. Centinaia di metri di cantine e cunicoli, spesso comunicanti serpeggiavano sotto le case e si intersecavano tra loro in un labirinto scuro che fungeva da riparo per le vivande, specie nel periodo estivo.
Tuttavia, dopo il funesto terremoto del 1980, buona parte del rione venne distrutto e si scoprì che molte di quelle cavità sotto terra non erano cantine! Si trattava di fosse dalla forma ovale che facevano pensare alle giare romane chiamate dolia utilizzate per la conservazione ed il trasporto delle merci con le navi. Queste “fosse” erano state scavate direttamente nella terra arenaria, tipica di questa zona del paese.
Nel tempo, si erano riempite della qualsiasi, o meglio erano state riempite. In ogni caso, capirai bene che il motivo reale di questo non è lontanissimo da quello che mi ero immaginata io da piccola.
Luoghi di interesse
Ora che sai perché i Fossi hanno questo nome possiamo continuare. Proseguiamo per via Elena, alla nostra destra vedrai il Monte Frumentario, che aveva lo scopo di prestare ai contadini più poveri il grano e l’orzo per la semina da restituire al momento del raccolto.
Più avanti, salendo, troveremo il Convento dedicato a San Francesco, anche questo interessato da numerosi terremoti, più volte ricostruito, è uno dei luoghi più cari alla storia di Carife e soprattutto uno dei luoghi di culto più belli del paese.
Proseguiamo ancora, il dedalo di stradine che si apre di fronte a noi rappresenta l’antichissimo centro storico.
Immagino che tutte queste salite ti abbiano stancato ma stiamo per scendere. Ci incamminiamo per Via Belvedere, una curva di emozioni! Specie sul far della sera quando il sole sta per tramontare e tutto si tinge di rosa ma una foto non può raccontare nemmeno la metà di questo spettacolo, per cui, ti toccherà venire a vedere con i tuoi occhi!
Blogger Carife. Sociologa. Vivo in Irpinia da tutta la vita ma mi sono concessa una parentesi universitaria a Firenze. Da quando ho deciso di tornare uno dei miei obiettivi è cercare diffondere le cose belle che il mio paese può offrire e raccontarle nel modo migliore che posso.