Oggi ho deciso di parlarvi di due grandi prodotti alimentari che si usano di solito nelle cucine frigentine, questi sono: il “PILIEO” e la CICERCHIA. Questi due prodotti tipici si sposano alla perfezione con due trafile di pasta, il primo con i cavatielli, mentre il secondo con le “laine”.
La menta frigentina
Tutti i frigentini almeno una volta nella loro vita hanno mangiato il “pilieo”, ma precisamente cos’è? La risposta è semplice, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae; come tutte le specie incluse nella famiglia emette un caratteristico odore aromatico molto intenso.
Questa pianta veniva usata nelle ricette di apicio per condire lenticchie e coniglio. I romani la essiccavano e la sbriciolavano come l’origano.
Occhio però che il “pilieo” è buono da morire, nel vero senso della parola, infatti l’olio essenziale di pulegio non dovrebbe mai essere ingerito poiché è fortemente tossico; anche in piccole dosi, il suo consumo può provocare la morte.
Cavatielli co lo pilieo
I Cavatielli co lo pilieo sono una ricetta tipica frigentina. I Cavatielli sono la versione irpina dei cavatelli, leggermente più grandi e lunghi. In questo piatto vengono conditi con un sugo a base di pomodoro (passata o maturi a pezzi a seconda della stagione) insaporito dalle foglie di Pilieo, come in questa zona viene chiamata la mentuccia o nepetella.
Questo piatto di antichissime origini è legato alla tradizionale e gustosa cucina contadina, si racconta che secoli addietro una donna, irritata dai tradimenti del marito, volle sfogare la rabbia che aveva in corpo, inventando una pasta. Il tutto appare comprensibile, se si pensa al modo in cui viene lavorato l’impasto (con buona foga), lo strappo del pezzo di pasta che viene cavato (scavato) con l’indice e il medio della mano, movimenti che ben esemplificano e testimoniano la rabbia della moglie tradita, che riuscirà, proprio con questo piatto a riconquistare il marito
Ricetta:
- INGREDIENTI per l'impasto dei Cavatielli:
- Acqua q.b
- Farina 500 g
- INGREDIENTI per il sugo con lo pilieo:
- Pelati 250 g
- Pilieo q.b
- Sale q.b
Preparazione:
per la pasta: creare una fontana con la farina e iniziare ad aggiungere l’acqua piano piano, iniziare ad impastare fino a quando non avete un impasto omogeneo e non troppo duro, dopodiché iniziare a creare dei vermicelli con la pasta non troppo sottili, tagliare i vermicelli a pezzetti non troppo lunghi poi aiutandosi con le dita scavare nella pasta per creare i Cavatielli.
Per il sugo: far soffriggere aglio e pilieo (tipica erbetta frigentina), poi aggiungere pomodori pelati e far cuocere per 30 minuti, mantecare la pasta nel tegame con il sugo e servire con abbondante cacio ricotta di Carmasciano.
Ora non ci resta che sederci a tavola per degustare questo buonissimo piatto tipico frigentino, accompagnato da un bel bicchiere di vino rosso del Salacone prodotto sempre nel nostro territorio.
L'oro di Frigento!
La cicerchia è un legume antico che non ha bisogno di irrigazione o altri particolari accorgimenti, ma cresce e si sviluppa in autonomia. In Agricoltura la coltivazione della cicerchia occupa spazi residui, ovvero quelli lasciati dall’intervento della meccanizzazione.
Come altre Leguminacee, la cicerchia produce semi ad alto contenuto di proteine. I semi tuttavia contengono anche, in quantità variabile, una neurotossina, ovvero l’ODAP. Oggi però tramite diversi studi, sono riuscite nell’abbassare il contenuto di questa neurotossina.
Un rimedio frigentino contro il freddo
Cari lettori, visto che a Frigento fa freddo quasi tutto l’anno, i nostri antenati hanno trovato un rimedio umile ed efficace, ovvero un bel piatto di laine e cicerchie. Questo è un piatto molto umile, perché usa prodotti molto facili da trovare nelle campagne frigentine, infatti per questo piatto basta acqua e farina per l’impasto delle “laine” e una semplice passata di pomodoro da aggiungere alle cicerchie.
Ricetta:
- INGREDIENTI per l'impasto:
- Acqua 1/2 litro
- Farina 1 Kg
- INGREDIENTI per il sugo:
- Cicerchie 300 g
- Pomodoro 300 g
- Sedano 50 g
- Sale e pepe q.b
- Olio Ravece q.b
Procedimento:
per la pasta: preparare una fontana con la farina e aggiungere piano piano l’acqua, impastate fino ad ottenere un impasto omogeneo, una volta impastato stendere la pasta e creare delle fettuccine non troppo spesse.
Per il sugo: far soffriggere la cipolla (tritata in precedenza) e sedano dopodiché aggiungere il pomodoro e le cicerchie, allungare con dell’acqua e portare a bollore dopo potete aggiungere la pasta senza farla cuocere tanto bastano 7-8 minuti dopodiché aggiungere un po’ di peperoncino, potete anche aggiungere un po’ di cacio ricotta per gli amanti del formaggio casereccio, il piatto è pronto per essere servito
Ora non ci resta che sederci a tavola per degustare questo buonissimo piatto tipico frigentino, accompagnato da un bel bicchiere di vino rosso del Salacone prodotto sempre nel nostro territorio.
To be continued
Siamo arrivati alla fine di questo articolo, ma non temere! Se continuerai a seguirci ben presto riavrai la fortuna di riemergerti nella bellissima Frigento! Alla prossima!
Volevo ringraziare Mauro Nudo per le ricette e la storia dei Cavatielli co lo pilieo.
Un blogger Frigentino! Salve lettori, mi presento: mi chiamo Federico Cocchiola ma per gli amici Scrocchiola, ho 18 anni, il mio paese è Frigento e amo la mia terra. Ho deciso di far parte di questo blog per permettere a voi lettori di immergervi in uno dei paesi più belli d’Irpinia. Nel mio comune mi sono impegnato in ogni modo possibile; faccio parte di diverse associazioni: sono, infatti, un volontario della Pubblica Assistenza frigentina nonché il “presidente” del Forum dei Giovani. Cari saluti Scrocchiola