Questi soprannomi, di solito, sono parole o motti, di natura canzonatoria, che una comunità attribuisce ad un altra comunità più o meno vicina.
La scorsa volta abbiamo ricordato i comuni dell’Arianese, della Valle dell’Ufita e della Baronia.
Oggi ricorderemo i soprannomi dei comuni dell’Alta Irpinia e del Terminio – Cervialto.
I soprannomi dei comuni irpini dell'Alta Irpinia
Iniziamo con i soprannomi dei comuni irpini dell’Alta Irpinia:
Andretta (andrettesi) – Carnacchiari (mangiatori di carne); Aquilonia (aquilonesi) – Caruvuniéri (Carbonari, produttori di carbone); Bisaccia (bisaccesi) – Vrecchipànni o Vrecchiùti (dalle orecchie a sventola); Cairano (cairanesi) – Chiantacòppule (coltivatori di peperoni); Calitri (calitrani) – Menaprète (insolenti o aggressivi); Conza della Campania (conzani) – Sponzaruospi (mangia rane); Guardia Lombardi (guardiesi) – Ciangulùni (bracaloni, sciattoni; semplicioni); Lacedonia (lacedoniesi) – Viccifàtui (scioccamente boriosi, simili a tacchini);
Lioni (lionesi) – Annigliàti (avvolti dalla nebbia); Monteverde (monteverdesi) – Faccisciàline, facceggiàlle (dall’incarnato pallido); Morra De Sanctis (morresi) – Mangiatrippe (ingordi di trippa); Rocca San Felice (rocchesi) – Mufetàri (dal maleodorante odore della Mefite); Sant’Andrea di Conza (santandreani) – Sonacampane (festaioli o perdigiorno); Sant’Angelo dei Lombardi (santangiolesi) – Strazzaguàndi (dai guanti laceri, spocchiosi e spilorci); Teora (teoresi) – Scardalàni (cardatori); Torella dei Lombardi (torellesi) – Cucuzzàri (coltivatori di zucche); Villamaina (villamainesi) – Trippeggiàlle, Trippesciàlene (perché mangiatori di una qualità di pere che somiglia alla trippa, cioè sacca dello stomaco, e diventano gialle d’inverno).
I soprannomi del Terminio - Cervialto
Passiamo poi ai soprannomi dei comuni irpini dell’Area del Terminio – Cervialto:
Bagnoli Irpino (bagnolesi) – Cucchiaràri (fabbricanti di cucchiaie di legno); Calabritto (calabrittani) – sonacampane (nullafacenti e festaioli); Candida (candidesi) – Chiuovarùli (fabbricanti di chiodi, fabbri); Caposele (caposelesi) – Mangiafichi (produttori e ingordi di fichi) o Acquajuoli (per la richezza delle acque); Cassano Irpino (cassanesi) – Mangialupìni (ingordi di lupini); Castelfranci (castellesi) – Castigu r’ Diu (quasi uno dei flagelli di Dio); Castelvetere sul Calore (castelveteresi) – Scanzazànghi (per le vie fangose, si rimboccavano i calzoni per non infangarsi); Chiusano San Domenico (chiusanesi) – Asciuoli (fischiettano come assiuoli); Fontanarosa (fontanarosani) – Cacallèrta (precipitosi, pigri al punto da infastidirsi anche al solo calarsi le brache); Gesualdo (gesualdini) – Menestràri (per l’abbondante produzione di verdure); Lapio (lapiani) – Ebrei – Mangiàgli (consumatori di agli); Luogosano (luogosanesi) – Mangiamarruchiélli (mangia lumache); Manocalzati (manocalzatesi) – Zucculìlli o socchélle (fabbricanti di zoccoli);
Montella (montellesi) – Mangiafrìsuli (divoratori di castagne frantumate); Montemarano (montemaranesi) – Culirùssi (le donne indossavano gonne rosse); Nusco (nuscani) – Li pacci (matti, estrosi); Parolise (parolisani) – Scorciapatàne (sbuccia patate); Paternopoli (paternesi) – mangiacuosti (mangiavano le foglie esterne dei cavoli); Salza Irpina (salzesi) – Solachianielli (riparatori di scarpe); San Mango sul Calore (sanmanghesi) – Mangiafìcu (produttori e ingordi di fichi); San Potito Ultra (Sampotitesi) – Sfuttitùri (beffeggiatori); Sant’Angelo all’Esca (santangiolesi) – Orgiùti (gozzuti, il diffuso difetto era attribuito all’ingestione di un’acqua locale che conteneva una sostanza nociva); Senerchia (senerchiesi) – Pieripelùsi (polemici, petulanti); Sorbo Serpico (sorbesi) – Mulunari (mugnai); Taurasi (taurasini) – Cugliùti (erniosi); Volturara Irpina (volturaresi) – Mbriacùni (avvinazzati).
Finisce qui la nostra seconda parte della raccolta dei soprannomi degli Irpini.
Vi aspetto al prossimo appuntamento per la terza e ultima parte sui soprannomi dei comuni irpini.
Per gli altri comuni:
I soprannomi dei comuni Irpini: Valle Ufita – Baronia
I soprannomi dei comuni irpini: Partenio, Serinese – Solofrana, Vallo di Lauro – Baianese
Blogger Grottaminarda. La Pro Loco Grottaminarda nasce nel 1980 per favorire la conoscenza, la promozione e la valorizzazione della cultura e l’identità grottese.
Il referente per Grottaminarda e per la Pro Loco Grottaminarda sarà Raffaele Masiello, un appassionato della storia grottese, e irpina in generale, che ha collaborato a vari progetti culturali, sia per il proprio paese, sia per i paesi limitrofi.
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