Dopo avervi parlato della strega Menandra, oggi vi parlerò di un altro grande personaggio magico, molto noto nella tradizione contadina, ovvero di Rutilio Benincasa. O meglio, più che del personaggio, vi parlerò del libro di Rutilio. Difatti, nella tradizione, personaggio e libro si fondono insieme.
Chi era Rutilio Benincasa
Ai più, Rutilio è noto per aver pubblicato un sistema a tabelle per vincere al gioco del lotto. Ma riassumere in questo la storia di Rutilio è estremamente riduttivo.
Dobbiamo dividere la sua vita in due filoni principali, la parte storica e la parte leggendaria.
La storia
Secondo le maggiori ricostruzioni storiche Rutilio Benincasa nasce nel 1555 a Torzano, oggi un frazione di Cosenza, nota con il nome di Borgo Partenope. Fu un autodidatta molto dotato in astronomia e astrologia. Sembra che partecipò alla congiura di Tommaso Campanella e fu costretto a fuggire di convento in convento. Morì verso il 1626 in un luogo sconosciuto.
Il suo nome è legato principalmente ad un almanacco, noto con il nome di “Almanacco Perpetuo”, scritto nel 1587 e stampato a Napoli nel 1593, in cui Rutilio raccolse principalmente le sue conoscenze di astronomia, ma vi aggiunse un calendario ecclesiastico, un calendario medico con l’indicazione dei periodi più opportuni per fare purghe, bagni, salassi, nonché alcuni consigli utili per la realizzazione di lavori agricoli e tanto altro. Non mancò poi di aggiungervi una sezione specifica dedicata al gioco del lotto, che proprio in quel periodo incominciava a diffondersi, e una sezione dedicata all’interpretazione dei corpi celesti.
In breve si trattava di un piccolo contenitore della sapienza e della conoscenza popolare dell’epoca.
La leggenda
Per quanto riguarda la leggenda, la sua figura, nota in tutta Italia e in Europa, si congiunge alle figure magiche di Virgilio e Paracelso, soprattutto per i suoi leggendari studi sulla negromanzia.
Inoltre sempre secondo la leggenda avrebbe insegnato la Cabala a papa Sisto V.
Ma la sua fama è nota soprattutto per il suo libro. Quando nelle storie popolari si parla di un libro magico, al 98% si parla indubbiamente del suo.
Il libro di Rutilio
L’Almanacco Perpetuo ebbe un notevole successo, soprattutto con l’edizione curata dal tipografo Ottavio Beltrano, che, pur stravolgendo l’opera originale, raggiunse, e superò, le trenta edizioni in meno di tre secoli.
Proprio per la sua caratteristica di libro contenitore, o di libro “completo” che forniva tutte le conoscenze di cui l’uomo aveva bisogno, tra cui anche quelle divinatorie, l’opera acquisì una certa fama “sinistra”.
La tradizione popolare si riempì di racconti popolari che parlavano di Rutilio e del suo libro e di come avesse interrogato i morti per conoscere il futuro.
Da “Almanacco Perpetuo” passò a chiamarsi il “Libro di Rutilio”, o “Rutilio” o anche solo “il Libro”.
Il libro di Rutilio nella tradizione contadina grottese
La fama del libro raggiunse anche Grottaminarda e fino a qualche decennio fa era ancora molto noto.
L’enfasi con cui veniva ricordato era straordinaria. Ricordo molto bene quando mio nonno e suo cugino mi parlavano di questo libro. Scandivano la parola LIBRO e riuscivi a sentire tutte le lettere della parola in maiuscolo.
Si diceva che con questo libro si potevano evocare e comandare i demoni, si poteva raggiungere ogni luogo desiderato, prevedere il futuro, cambiare la situazione meteorologica in corso e quindi modificare il cattivo tempo (lu mal’ tiemp) in tempo buono, sereno.
Inoltre, attraverso la sua lettura, si poteva prevedere anche il sesso di ogni nascituro, o trovare il periodo più favorevole per avere un figlio maschio.
Sì capiva che era un libro molto ambito e solo pochi eletti potevano leggerlo o semplicemente consultarlo.
Con queste brevi note sul libro di Rutilio ora vi lascio e vi aspetto al prossimo appuntamento.
Blogger Grottaminarda. La Pro Loco Grottaminarda nasce nel 1980 per favorire la conoscenza, la promozione e la valorizzazione della cultura e l’identità grottese.
Il referente per Grottaminarda e per la Pro Loco Grottaminarda sarà Raffaele Masiello, un appassionato della storia grottese, e irpina in generale, che ha collaborato a vari progetti culturali, sia per il proprio paese, sia per i paesi limitrofi.
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